Come diventare insegnante, ANFIS: Affidare una classe ad un docente senza formazione iniziale è un problema, ecco cosa serve [VIDEO]

Come diventare insegnante, ANFIS: Affidare una classe ad un docente senza formazione iniziale è un problema, ecco cosa serve [VIDEO]

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“Differenze fra formazione iniziale e reclutamento? Intervengono su due aspetti diversi. Il reclutamento è ciò che avviene alle procedure di assunzione, quindi selezione e immissione in ruolo, si reclutano insegnanti perché ci sono posti vacanti. Ciò che serve per assumere bene servono conoscenze per le politiche del lavoro. La formazione deve avvenire prima”.

Lo ha detto ad Orizzonte Scuola Riccardo Scaglioni, dell’ANFIS, a margine del Convegno Nazionale ANFIS dal titolo “Formazione iniziale degli insegnanti di scuola secondaria: la transizione dai 24 ai 60 CFU/CFU”.

Per quanto riguarda la formazione iniziale – prosegue il docente – questa si occupa della qualità delle competenze di chi deve diventare insegnante. Non si possono risolvere i problemi della formazione con le politiche per il reclutamento, nè si possono risolvere problemi come l’occupazione con le politiche della formazione. Sono due aspetti vicini ma bisogna avere chiarezza delle differenze“.

Sulla formazione iniziale c’è una discussione per capire quando realmente deve intervenire. Si tratta in realtà di una formazione che viene fatta per gli insegnanti prima che assumano il servizio. Quindi, nella formazione iniziale pre-servizio, c’è il tirocinio che non è l’assunzione in servizio ma è una situazione protetta in cui si viene accompagnati da figure esperte“, spiega Scaglioni.

Per noi – insiste l’insegnante – il problema è proprio dare la responsabilità di una classe ad un docente che non abbia ancora avuto una formazione inziale strutturata e organica“.

Secondo il docente dell’ANFIS, “il luogo dove il professionista spenderà le sue competenze è il contesto professionale, quindi in questo caso, la scuola. Nello stesso tempo gli studi e le ricerche si effettuano all’Università. La collaborazione fra scuola e Università avviene attraverso le persone“.

Per questo, “serve che gli insegnanti della scuola siano coinvolti nei processi di formazione inziale che l’Università gestisce, come per altri settori, come architetti, medici, psicologi“.

Questa collaborazione – aggiunge – diventa concreta quando nel tirocinio l’insegnante esperto che accompagna l’aspirante insegnante deve collaborare con i docenti universitari per contaminare questi due campi“.

Sull’importanza del tirocinio e del laboratorio: “nella formazione iniziale degli insegnanti sono definiti alcuni ambiti dall’esperienza e cultura degli insegnanti. Un ruolo fondamentale per saldare le conoscenze alle  esperienze di insegnamento sono i laboratori e del tirocinio, dove le realtà progettate vengono sperimentate”.

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