La Relazione finale consente a un esperto di completare il percorso programmato e di compiere un approfondimento personale dal quale si evincano, anche a seguito delle verifiche delle competenze finali, i risultati ottenuti a seguito dell’intervento. Il lavoro della Relazione finale deve essere frutto di un’attenta analisi. La Relazione Finale”, infatti, presenta il percorso di valutazione del percorso formativo relativamente al programma Operativo Nazionale per la scuola o di una progettualità a valere, per esempio, sul fondo FIS. La relazione si configura quale documento di analisi conclusiva sui risultati conseguiti dal progetto. A tal fine è stata strutturata in modo tale da evidenziare sia i dati quantitativi relativi al grado di realizzazione del progetto, sia gli elementi che consentono di valutare l’efficacia delle azioni attuate.
Il sistema di monitoraggio della qualità dell’intervento proposto
Il quadro complessivo è stato delineato facendo ricorso a quanto emerge dalla rilevazione del feed-back da parte degli allievi effettuata attraverso il sistema di monitoraggio della qualità dell’intervento proposto dallo scrivente a metà e a fine corso. Dall’esplorazione sono emersi i punti di forza e le criticità rilevate in corso d’opera nonché gli eventuali correttivi da adottare per la costruzione di nuovi futuri progetti formativi.
Su cosa interviene la relazione finale?
Su quali elementi interviene la “Relazione Finale”? Quali risposte fornisce circa l’efficacia dell’intervento? A seguire i diversi piani della relazione:
- sul piano strategico, ai risultati formativi conseguiti o che si prevede di conseguire nel breve periodo (comunque prima degli esami conclusivi del ciclo scolastico), agli eventuali risultati raggiunti in termini di contributo all’attuazione delle politiche a sostegno dello sviluppo culturale del proprio territorio, delle pari opportunità, della diffusione della Società dell’Informatizzazione, della sostenibilità educativa, del rapporto tra ambiente laboratoriale e gruppo classe di provenienze.
- sul piano contenutistico, ai risultati raggiunti in relazione alla
- sul piano didattico per verificare la rispondenza tra le competenze da raggiungere dichiarate e il profilo dei formati in uscita, alla completezza e qualità delle conoscenze professionalizzanti trasferite all’aula, all’efficacia dell’impianto metodologico utilizzato nelle singole fasi del processo formativo, all’adeguatezza del supporto logistico e strumentale, alle quali dei docenti tutor/esperti;
- sul piano del coordinamento gestionale, all’efficacia del modello;
- sul piano relazionale per verificare l’interazione tra i vari attori del progetto (tutor, esperto, genitori, scuola, altro) adottato sia per il presidio della funzione di indirizzo e controllo scientifico e della funzione di indirizzo strategico, sia per l’espletamento delle varie funzioni operative.
I campi d’indagine della relazione
Quali sono i campi d’indagine della Relazione? La relazione finale deve tenere conto dei seguenti campi di indagine:
- attività di placement;
- quadro sintetico delle attività realizzate
- attività preliminari alla realizzazione del percorso formativo;
- attività formative corsuali, applicative e su piattaforma forumfee.net;
- attività di valutazione dell’apprendimento;
- attività di monitoraggio della qualità degli interventi.
La struttura del monitoraggio
Il sistema di monitoraggio ha avuto lo scopo di verificare che il percorso formativo sia stato conforme a quanto esplicitato in sede di progettazione. Il monitoraggio ha costituito un momento essenziale di verifica dello stato di funzionamento del progetto attraverso l’elaborazione delle seguenti comparazioni:
- confronto tra le azioni programmate e quelle realizzate;
- confronto tra risultati attesi e quelli conseguiti;
- confronto tra timing programmato e i tempi di realizzazione effettivi.
Le verifiche e l’attività di monitoraggio
In dettaglio, l’attività di monitoraggio è consistita nelle seguenti verifiche:
- verifica della somministrazione dei test di selezione dei corsisti;
- verifica del clima interno al gruppo e del rapporto instaurato con i docenti tutor/esperto;
- verifica delle riunioni del corpo docente della scuola con il docente esperto al fine di progettare interventi sulla base degli elementi emersi durante la fase di realizzazione;
- verifica dell’avvenuta somministrazione dei questionari di valutazione del grado di apprendimento dei corsisti (sia in itinere, sia al termine);
- verifica del grado di frequenza dei corsisti;
- dell’avvenuta somministrazione dei questionari di valutazione
- della qualità dell’intervento somministrati ai corsisti in fase in itinere e finale;
- verifica della relazione di fine modulo preparata dallo scrivente e all’interno della quale sono stati indicati, anche gli obiettivi, i contenuti, la metodologia didattica, la valutazione del gruppo, la valutazione del percorso formativo.
Le attività di monitoraggio svolte
L’impostazione generale dell’attività di monitoraggio si è basata sulla rilevazione:
- degli elementi complessivi relativi ai corsisti;
- degli elementi complessivi relativi alle attività svolte (formative e non);
- dei punti di forza e di debolezza rilevati nello svolgimento del progetto.
Cosa comprende il monitoraggio?
Il monitoraggio ha comportato le seguenti attività:
- verifica della congruità dei criteri utilizzati per la valutazione finale dei corsisti.
- analisi dei questionari di valutazione;
- riunioni periodiche con lo staff operativo per verificare l’andamento del progetto;
- coordinamento dell’attività di raccolta dati.
La valutazione
L’attività di valutazione è consistita nelle seguenti fasi:
- diagnosi circa: a) esame dei risultati delle comparazioni effettuate in sede di monitoraggio con contestuale rilevazione degli scostamenti avvenuti, b) identificazione dei punti di forza/debolezza del progetto;
- proposta circa le azioni correttive da intraprendere anche in vista di un eventuale proseguo dell’azione nel prossimo anno scolastico.
Test, simulazioni, approfondimenti di specifiche parti di interesse del corsista
Gli strumenti di verifica applicati sono stati test, simulazioni, approfondimenti di specifiche parti di interesse del corsista all’interno del laboratorio più legato alla propria realtà formativa ed educativa.
Le modalità operative
La valutazione finale può avvenire con punteggio espresso in decimi sulla base dei dati raccolti circa la motivazione, l’apprendimento effettivo e le tappe formative già raggiunte dai corsisti. La valutazione ha dato luogo alla stesura di un profilo del singolo corsista alla luce delle attitudini dimostrate nel corso del progetto, il tutto calato nell’apposita piattaforma prevista dal Ministero della Pubblica Istruzione.
La verifica l’acquisizione delle competenze da parte dei corsisti
La valutazione finale ha verificato l’acquisizione delle competenze da parte dei corsisti. Tale aspetto è stato determinante in quanto ha consentito di sapere se il corso/laboratorio è stato progettato e realizzato correttamente. Questo tipo di valutazione ha consentito di scoprire se vi sono state manchevolezze, dello scrivente, alle quali bisognerà rimediare impostando apposite azioni correttive, anche in vista di nuovi corsi che la scuola intenderà adottare il prossimo anno.
Il sistema di valutazione dei corsisti
La valutazione dei corsiti è effettuata mediante prove scritte e colloqui, individuali, di gruppo e di classe. I punteggi delle prove scritte sono contenuti in una scala in decimale, e il superamento della prova avviene a partire dal 50% delle risposte corrette. Ogni prova scritta è stata accompagnata dai criteri di attribuzione dei punteggi decisi dal docente; gli stessi non sono stabiliti a priori per la presenza di domande aperte all’interno delle prove scritte e di prove tendenti ad accertare competenze creative, la cui valutazione è diversa rispetto alle domande chiuse. Tutti questi elementi sono rientrati nella stesura del profilo finale di ogni corsista, che costituisce per l’allievo una indicazione per il percorso da seguire in futuro, anche per la scelta del successivo grado dell’istruzione.
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