Compromesso sulle primarie Pd, il voto online sarà ristretto. Evitata la spaccatura

Compromesso sulle primarie Pd, il voto online sarà ristretto. Evitata la spaccatura

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di Maria Teresa MeliEnrico Letta amaro: Riusciamo a farci del male mentre il governo fa grandi errori. Potevamo fare un gol a porta vuota e non lo abbiamo fatto Stefano Bonaccini tira un sospiro di sollievo, quando, dopo ore e ore di discussioni e liti, i dem trovano alla fine l’accordo sulle regole per le primarie: Finalmente si potr ricominciare a parlare di cose serie, dice ai suoi collaboratori. Enrico Letta non nasconde l’amarezza: Riusciamo a farci del male. Nel giorno in cui il governo commette il primo grande errore, quello sulle accise, la nostra discussione interna sulle regole ci ha fatto mancare un’occasione straordinaria. Potevamo fare un gol a porta vuota e non lo abbiamo fatto. L’accordo finalmente raggiunto prevede che di norma si voti di persona nei gazebo allestiti allo scopo. Solo in tre casi specifici si potr partecipare alle primarie online. Per motivi di salute, inabilit personale, o eventuali gravi motivi. Per chi residente in localit distanti dai gazebo e per chi, per lo stesso motivo, stando all’estero si trova lontano dai seggi allestiti fuori dai confini nazionali. Ma chi vorr votare online dovr iscriversi entro il 12 febbraio a un apposito registro. Una scadenza che dar il tempo di controllare se ci sono iscrizioni anomale. Star alla Commissione congressuale individuare nel dettaglio queste fattispecie. E nel Pd qualche parlamentare in vena di facezie immagina gi i componenti di quell’organismo avere dei diverbi su quanti chilometri ci vogliano per poter definire un gazebo distante. La Direzione, che ha approvato anche lo slittamento di una settimana delle primarie, ieri stata rinviata per due volte perch non si trovava la quadra sul voto online, chiesto dai sostenitori di Elly Schlein guidati da Francesco Boccia. Il perch di questa insistenza viene spiegata cos da una parte dei dem: In realt Schlein si resa conto vedendo i sondaggi che non ha quel seguito che sperava, per questo voleva l’online. A sbloccare la situazione nel pomeriggio il governatore dell’Emilia-Romagna che d il via libera ai suoi per siglare il compromesso: Mi auguro che volont e buon senso portino a evitare una conta e una spaccatura in Direzione. Rischiamo di essere individuati come marziani se ci spacchiamo sulle regole. Ora invece dobbiamo parlare dei problemi dei cittadini non delle regole interne, che peraltro avevamo gi cambiato. Sulla stessa linea Alessandro Alfieri, portavoce di Base riformista, la corrente di Lorenzo Guerini che sostiene Bonaccini: Ora tempo che il Congresso si occupi di temi concreti. Sconsolato per le diatribe interne che hanno inchiodato il Pd per giorni anche Goffredo Bettini: Mi sento malissimo a pensare che si discute pi sulle regole che sui contenuti, dice. Lui le divisioni le vorrebbe sui programmi, non su problemi autoreferenziali. Ma queste divisioni, in realt, sono emerse bene ieri, nel corso di un botta e risposta tra Boccia e Dario Nardella a Porta a Porta. Con il primo che insisteva sulla necessit di un’alleanza con i grillini e il secondo che replicava: Perch devi insistere che va fatto l’accordo con i 5 Stelle altrimenti non c’ futuro per il Pd? Non lo condivido. In direzione Letta, dopo un breve intervento, chiede un voto unanime perch la situazione grave: Per la prima volta abbiamo intorno forze dell’opposizione che vogliono sostituirci, afferma, con un evidente riferimento al M5S e al Terzo polo. Ma tre donne respingono, prendendo la parola, l’appello del segretario uscente. La candidata Paola De Micheli, stanca dell’unanimismo di facciata, Lia Quartapelle ed Enza Bruno Bossio annunciano che non voteranno il regolamento per l’elezione del segretario, frutto del faticoso compromesso. I problemi dei dem si intrecciano anche con quelli dei fratelli di Articolo uno che dovrebbero tornare a casa. Roberto Speranza sta incontrando pi di una difficolt a convincere i suoi a rientrare nel Pd, tanto pi dopo aver capito che il Manifesto dei valori del Pd non sar cambiato radicalmente cos come chiedeva il loro leader perch un pezzo dei dem contrario. E i sostenitori di Schlein sono preoccupati perch davano per acquisiti quei voti alle primarie. 12 gennaio 2023 (modifica il 12 gennaio 2023 | 09:31) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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