Comunali Palermo, pronta  la lista  della Dc Nuova di Cuffaro.  Lagalla ripete: «Accetto il suo sostegno»

Comunali Palermo, pronta la lista della Dc Nuova di Cuffaro. Lagalla ripete: «Accetto il suo sostegno»

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politica Mezzogiorno, 18 maggio 2022 – 13:03 La lista sarà presentata domani alle 18 al cinema Multisala Politeama di Palermo. L’ex governatore che ha scontato la sua pena per mafia: «Questo giorno è anche il mio riscatto morale e politico» di Roberto Chifari È stata consegnata stamattina a Palazzo Jung, sede del Comune, la lista dei candidati al Consiglio comunale e alle circoscrizioni di Palermo della Dc Nuova di Totò Cuffaro, a sostegno del candidato sindaco del centrodestra Roberto Lagalla. Capolista è Albano Nunzia detta Nuccia. La lista della Dc Nuova si presenterà pubblicamente domani alle 18, al cinema Multisala Politeama di Palermo. «Si realizza un sogno – commenta a caldo Cuffaro -, rinasce la Democrazia Cristiana e per me è importante perché questo giorno è anche il mio riscatto morale e politico». La listaQuesti i candidati al Consiglio comunale della nascente Dc: oltre la capolista Nunzia Albano, anche Floriana Accardo, Roberta Alessandra, Matteo Algozzino, Giuseppe Amato, Adriano Barbaccia, Samantha Bella, Domenico Bonanno, Giacomo Briamo, Fabio Busellini, Ignazio Cammarata, Virginia Derelitto, Marcello Fenoaltea, Agostino Genova, Gerlando Inzerillo, Salvatore Imperiale, Alessio La Porta, Giuseppe La Vardera, Houda Larhrissi, Alì Listì Maman, Simona Miccichè, Daniela Miceli, Vincenzo Minafò, Carmelina Moceri, Massimo Niceta, Daniele Papa, Maria Patti, Pietro Pellerito, Anna Maria Pomara, Piera Provenzano, Viviana Raja, Matteo Reina, Vincenzo Saladino, Loredana Scaffidi Abbate, Antonino Serio, Caterina Sicari, Francesco Silvani, Carmina Stroscia, Alessio Visita e Tommaso Zirilli. La polemica con Falcone e Morvillo Il ritorno in politica dell’ex presidente della Regione Totò Cuffaro ha fatto molto rumore, nelle ultime settimane. Il suo appoggio politico al candidato sindaco del centrodestra Roberto Lagalla è stato infatti stigmatizzato anche da Maria Falcone. «È inaccettabile che in una città che per anni è stata teatro della guerra che la mafia ha dichiarato allo Stato e che ha contato centinaia di morti sia ancora necessario ribadire che chi si candida a ricoprire una carica importante come quella di sindaco e qualsiasi altra carica elettiva debba esplicitamente prendere le distanze da personaggi condannati per collusioni mafiose”. Anche Alfredo Morvillo, fratello di Francesca Morvillo e cognato di Giovanni Falcone, è più volte e duramente intervenuto sul punto. «Il messaggio viene da tutti coloro che hanno perso la vita per la lotta alla mafia. Il messaggio è che dobbiamo prendere le distanze da tutto quello che ha il sapore di mafia. Nessuno nega il diritto a Cuffaro di continuare a vivere e a fare tutto ciò che vuole, ha scontato la pena e nessuno dice che deve tornare in galera. Il problema non è lui, sono gli altri che lo corteggiano e lo inseguono». Il problema, secondo Morvillo «è che c’è una Palermo che gli strizza l’occhio – ha aggiunto l’ex magistrato – dimenticando cosa rappresenta». Cuffaro: ho diritto a vivere Intanto Cuffaro, il cui ritorno in politica non prevede ruoli operativi essendo stato interdetto dai pubblici uffici a seguito della condanna, mantiene un profilo basso ma non rinuncia a chiarire la sua posizione: «Le parole di Alfredo Morvillo e Maria Falcone le capisco e le giustifico, ma non le condivido – dice -. Ho un enorme rispetto per chi ha pagato un prezzo così alto alla mafia, ma credo di aver diritto, da uomo libero che ha scontato la propria pena, a non essere più un detenuto per tutta la vita. Sono stato condannato e mi sono consegnato quando non c’era ancora neppure l’ordine di carcerazione, mi sono fatto cinque anni senza un solo giorno di servizi sociali, scontando la mia pena come era giusto facesse una persona a cui lo Stato ha chiesto di andare in carcere perché ha fatto degli errori. So di aver fatto degli errori e per quegli errori ho pagato un prezzo altissimo: 1.768 giorni di carcere». Sbagli, avverte Cuffaro, che saranno «uno stimolo a essere più attento, più ligio al dovere, moralmente più rigoroso. Credo, però, di aver diritto adesso di vivere la mia vita per intero. Il clima delle campagne elettorali arroventa alcuni argomenti. Io non sono tornato in politico ieri, da un anno sto coltivando l’idea di rifondare la Democrazia Cristiana, abbiamo presentato liste a Caltagirone, Favara, San Cataldo, ma questa polemica è nata solo qui a Palermo. Ho visto persino Orlando citare questa vicenda. Io ritengo che il sindaco di Palermo non debba inquietarsi perché faccio politica, ma per come ha lasciato questa città, per i 650 milioni di dissesto». Lagalla: accetto sostegno perché liberoProva a mettere un punto alle polemiche Lagalla, che domani sarà accanto a Cuffaro per la presentazione della lista della Dc Nuova. «Sono un uomo libero e forte. Ed è proprio in virtù di ciò che non ho rifiutato il sostegno politico del partito guidato da Totò Cuffaro, del quale, in anni ormai lontani, sono stato assessore alla Salute, licenziando un piano di rientro dal disavanzo sanitario efficace e credibile, che non ha ricevuto alcun rilievo né è mai stato commissariato». 18 maggio 2022 | 13:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-05-19 13:00:00, La lista sarà presentata domani alle 18 al cinema Multisala Politeama di Palermo. L’ex governatore che ha scontato la sua pena per mafia: «Questo giorno è anche il mio riscatto morale e politico»,

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