Comunali Palermo, Roberto  Lagalla si candida a sindaco: «Senza simboli di partiti, a disposizione della città»

Comunali Palermo, Roberto Lagalla si candida a sindaco: «Senza simboli di partiti, a disposizione della città»

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le amministrative
Mezzogiorno, 15 marzo 2022 – 11:33

Salgono a sei i candidati alla guida della città: l’ex rettore, attuale assessore regionale all’Istruzione ed esponente dell’Udc, si aggiunge agli altri tre candidati del centrodestra, Cascio, Scoma e Varchi. In corsa anche Faraone e Ferrandelli

di Chiara Marasca

Si arricchisce di un altro candidato la corsa a sindaco di Palermo. Scende in campo anche Roberto Lagalla, ex rettore di UniPa e attuale assessore regionale alla Pubblica Istruzione in Sicilia. Lagalla sarà nella giunta Musumeci ancora per due settimane, poi lascerà l’incarico: «Le mie dimissioni sono irrevocabili e sono fissate al 31 marzo per chiudere una serie di pratiche che al momento pendono sulla mia scrivania», ha precisato. L’esponente dell’Udc, il cui nome circolava da diversi mesi come uno dei possibili candidati del centrodestra in lizza per le comunali, ha ufficializzato stamane la sua decisione ma ha precisato di non sentirsi un candidato “politico” e di voler «correre da solo quella partita per Palermo e per i palermitani che in questo momento sono il mio unico partito di riferimento. Ho avuto molto da questa città e oggi sono chiamato a restituire per l’affetto e l’incoraggiamento che ricevo per le strade», ha detto.

«Candidato civico»Lagalla scende dunque in campo come candidato “civico” ma lascia «la porta aperta a tutte le forze politiche e sociali che riterranno di potersi riconoscere nella costruzione e nella realizzazione di questo progetto». «Ho deciso di mettere a disposizione della città», ha spiegato l’ex rettore, «la mia candidatura a sindaco di Palermo. Il mio non è né atteggiamento populistico né deriva demagogica. Resto a disposizione della politica non rinnego il rapporto con il centrodestra che ha governato e che sta governando. Ma Palermo oggi ha bisogno di un governo di salute pubblica, di unità del pluralismo. Mi propongo ai cittadini prima di ogni cosa e al tempo stesso alla politica», ha detto l’ex rettore. «Non ho simboli di partiti, voglio recuperare una funzione civica. Faccio un richiamo ed un appello alla politica nell’interesse della città. Abbiamo assistito e stiamo assistendo a un estenuante gioco dell’oca, senza dare un risultato, facendo più tattica che strategia e giocando una estenuante guerra di posizione. La mia – ha detto – non è una critica alla politica perché ho imparato a conoscerne le ragioni, ad osservarne i riti, ho forte il senso e il valore del primato della politica, ma ho dovuto osservare che a Palermo il popolo ha taciuto».

Gli altri in campoEcco gli altri nomi in campo per la corsa a sindaco. La candidatura di Lagalla si aggiunge a quella della parlamentare di Fratelli d’Italia Carolina Varchi, anche questa ufficializzata stamane a Palermo, all’esponente di Forza Italia ed ex presidente dell’Ars Francesco Cascio, al leghista Francesco Scoma, al parlamentare nazionale di Italia Viva Davide Faraone, a Fabrizio Ferrandelli di + Europa mentre il Pd è ancora in pressing sul presidente nazionale degli Architetti Franco Miceli, che qualche giorno fa aveva annunciato l’intenzione di ritirare la sua disponibilità a candidarsi dopo alcune riserve espresse all’interno della coalizione di centrosinistra.

15 marzo 2022 | 11:33
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, 2022-03-15 12:32:00, Salgono a sei i candidati alla guida della città: l’ex rettore, attuale assessore regionale all’Istruzione ed esponente dell’Udc, si aggiunge agli altri tre candidati del centrodestra, Cascio, Scoma e Varchi. In corsa anche Faraone e Ferrandelli,

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Pietro Guerra

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