Comune di Napoli: con Manfredi primo vertice su Patto, Anm e nomine  Municipalità

Comune di Napoli: con Manfredi primo vertice su Patto, Anm e nomine Municipalità

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l’amministrazione municipale Mezzogiorno, 26 aprile 2022 – 08:19 Convocati i sette capigruppo di maggioranza per un «check» a sei mesi dall’insediamento di Paolo Cuozzo Trascorse le festività pasquali e il ponte del 25 aprile, la maggioranza che sostiene Manfredi si ritroverà nell’ufficio del sindaco per un primo «check» a sei mesi dall’insediamento del Consiglio comunale. La convocazione, avvenuta via chat, è fissata per le 17 di dopodomani nell’ufficio del sindaco, a Palazzo San Giacomo. Sette i consiglieri convocati: si tratta di tutti i presidenti dei gruppi di maggioranza, perché la riunione è finalizzata proprio a serrare le fila della coalizione. Si vocifera anche di possibili forfait tra i convocati. Ma è difficile che, seppur ci sia qualche scontento, o chi voglia far pesare la propria assenza, non si presenti: sul tappeto ci saranno infatti, giocoforza, temi di stretta attualità che interessano tutti, consiglieri e partiti: il Patto per Napoli, la qualità del servizio di Anm, le nomine degli assessori nelle Municipalità che sono ancora ferme al palo sei mesi dopo le elezioni. I malumoriManfredi sa però bene che nella sua coalizione non manca qualche «mal di pancia». C’è l’esigenza, per alcuni consiglieri e alcuni gruppi, di un maggior coinvolgimento nelle decisioni prese dalla giunta. Anche se il sindaco, come metodo di lavoro, ha stabilito fin da subito di ascoltare tutti ma che poi la responsabilità dell’amministrazione, e delle scelte, sia sua e degli assessori. Verso i quali nutre molta fiducia e un primo check sul «rendimento» dei singoli amministratori non avverrà prima dell’autunno, quindi non prima che sia trascorso un anno dall’elezione. Anche il Pnrr potrebbe entrare nella discussione tra capigruppo e sindaco di dopodomani: il dettaglio dei progetti, le scelte, la gestione; cose sulle quali i partiti vogliono essere più presenti. Le nomineTema caldo, caldissimo, sono poi le nomine. Alcune anche imminenti. Come quella di coordinatore del «Patto per Napoli», con Raffaele Gargiulo, ex ragioniere generale del Comune di Napoli in distacco dalla Città metropolitana, che viene dato in pole . C’è poi da decidere il management, a cui Manfredi chiede il massimo sforzo, dell’Anm, l’azienda del traporto pubblico locale. Finora Anm è condotta da un amministratore unico, Nicola Pascale. Ma da mesi, ancor prima che Manfredi venisse nominato, si era messo in moto l’iter per la trasformazione della conduzione societaria dell’Anm con la reintroduzione di un Consiglio di amministrazione ma con il mantenimento di Pascale come ad. La linea del sindaco, fino a pochi mesi fa, era di far gestire le aziende pubbliche dai Cda, viste anche le dimensioni delle partecipate comunali: Asìa, Napoli Servizi, Anm sono infatti grandi aziende che insieme contano circa 4.500 dipendenti. Per la presidenza di Anm si parla ora dell’ex assessore a Bilancio e Partecipate, Enrico Cardillo, con un passato da segretario generale della Uil Campania. In alternativa, si vocifera di un possibile coinvolgimento nel Cda del più stretto collaboratore di Cardillo negli anni, cioè Antimo Manzo. Si vedrà. Città metropolitanaPossibili novità in futuro anche in Abc dove si attende l’approvazione del bilancio per poi procedere alla nomina — o alla conferma — del Cda. Difficile, invece, che dopodomani si discuta della Città metropolitana, dove si attende da parte di Manfredi la nomina del direttore generale. Il sindaco sembrerebbe intenzionato a nominare Marco Di Lello, ex deputato di origini socialiste come lo stesso Manfredi. Ma sul tappeto c’è anche il nome di Roberto Bafundi, responsabile Inps della Basilicata. Più probabile invece che giovedì al sindaco venga ricordato che il tempo per procedere con la nomina degli assessori nelle dieci Municipalità è scaduto. Solo lui, come capo della coalizione, può imprimere un’accelerazione. Da oltre sei mesi tutto è fermo. C’è da indicare tre assessori per ognuno dei Municipi: nomine esterne su cui i partiti hanno le antenne dritte. La voce è che molti candidati non eletti in Consiglio comunale vengano ripescati. Stipendio: circa 2.800 euro netti al mese. E c’è bagarre . La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui 26 aprile 2022 | 08:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-04-26 06:20:00, Convocati i sette capigruppo di maggioranza per un «check» a sei mesi dall’insediamento,

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