consiglio Mezzogiorno, 12 novembre 2022 – 08:52 Col passaggio dell’ex dimaiano «raggiunto» il Pd di Paolo Cuozzo Il partito di Gaetano Manfredi, con sei consiglieri comunali, diventa il primo partito al Comune di Napoli. Anche se si tratta di una leadership che, al momento, il gruppo dell’ex Rettore condivide con il Partito democratico. Gennaro Demetrio Paipais, eletto con il Movimento Cinquestelle e poi passato con «Italia per il Futuro» di Luigi Di Maio, ha aderito alla lista« Manfredi sindaco», portando quindi a sei — proprio come il Pd — il numero degli eletti in Consiglio comunale. «Mi sono sempre impegnato nell’interesse della città ed ora, al fianco del sindaco Manfredi, voglio contribuire ancora di più a cogliere i grandi risultati che i cittadini meritano», è il commento di Paipais. Plaude al passaggio del consigliere entrato in aula con 706 preferenze anche la coordinatrice cittadina della lista «Manfredi sindaco», Angela Cammarota, che esprime «soddisfazione» per l’adesione di Papais alla lista che porta il nome del primo cittadino. «La sua adesione — spiega — deriva dal rapporto di stima e di fiducia nei confronti del sindaco e del gruppo». Anche per il capogruppo della lista, Fulvio Fucito, «è un vero piacere accogliere nel nostro gruppo il consigliere Paipais, giovane ed affermato professionista da sempre legato alle esigenze del territorio e con un percorso civico che lo accomuna alla nostra storia». Punto di riferimentoQuello della «corsa» verso Manfredi è un fenomeno che, però, non coglie di sorpresa nessuno in via Verdi. Dopo le ultime elezioni politiche, infatti — complice la crisi dei dem, la non elezione di Di Maio e la sconfitta a Napoli e provincia del governatore De Luca — Manfredi viene naturalmente individuato come il referente di molte aree riformiste e democratiche, sia a Napoli che in provincia; gruppi e liste che già s’erano ritrovate alleate in occasione dell’elezione del primo cittadino napoletano il 4 ottobre 2021. E anzi, il fenomeno della migrazione verso la lista Manfredi potrebbe non arrestarsi qui: è in corso, infatti, anche una naturale razionalizzazione in aula di micro-liste civiche che hanno sostenuto il sindaco, molte anche di espressione deluchiana. E così, le voci di altri consiglieri che hanno bussato alla porta del primo cittadino per passare nella sua lista civica si rincorrono quotidianamente. Chi sta vicino a Manfredi, però, spiega che, almeno per un po’, il sindaco voglia frenare il passaggio di altri consiglieri nella sua lista: un po’ per non dare l’idea di chi vuole schiacciare il Pd prima del congresso regionale e provinciale; un po’ perché in politica, a volte, è meglio avere alleati che condividono scelte e responsabilità che non essere tutti nella stessa «casa», in un unico gruppo, dando l’idea di chi lavora alla creazione di un partito autonomo. Ecco perché l’effetto gigantismo della lista che porta il suo nome, infatti, potrebbe anche nuocere a Manfredi. In ogni caso, sono in molti a credere che anche le altre due consigliere comunali — Saggese e Sorrentino — elette con l’M5s e passate con Di Maio, sarebbero «candidate» a transitare con il partito di Manfredi. E non si esclude neppure che anche altri consiglieri possano confluire nel gruppo del primo cittadino. Potrebbe essere il caso di Nino Simeone, presidente della importante commissione Infrastrutture e Mobilità, nonché capogruppo di Napoli libera, lista di ispirazione deluchiana, che negli ultimi tempi appare sempre più distante dal governatore regionale e sempre più vicino alle posizioni del sindaco. Atteso che Manfredi e De Luca sono alleati ma non sempre sulle stesse posizioni. La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 12 novembre 2022 | 08:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-11-12 15:22:00, Col passaggio dell’ex dimaiano «raggiunto» il Pd,