«Con i Bambini»: Covid, 80mila studenti bocciati per troppe assenze «dato allarmante»

«Con i Bambini»: Covid, 80mila studenti bocciati per troppe assenze «dato allarmante»

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I nodi della scuola

L’indagine «Gli italiani e la povertà educativa minorile. Quanto futuro perdiamo?» di Demopolis per la Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che si celebra il 20 novembre

di Redazione Scuola

3′ di lettura

Nell’ultimo anno scolastico segnato dal Covid, oltre 80 mila studenti non hanno maturato una frequenza a scuola sufficiente per poter essere scrutinati, cioè sono stati bocciati per troppe assenze: una città di studenti fantasma grande quasi come Brindisi o Como «ad aggravare il problema dell’abbandono scolastico che è un nefasto primato del nostro Paese». Si tratta, per il 67% degli italiani, di un fenomeno «allarmante» e da affrontare con “urgenza” ma per il 61% degli italiani è comunque giusto bocciare per eccesso di assenze anche durante l’anno del Covid. Lo scarso apprendimento scolastico preoccupa il 62% degli italiani, quasi il 10% in più rispetto alla rilevazione del 2019. Sono alcuni dei dati emersi dall’indagine «Gli italiani e la povertà educativa minorile. Quanto futuro perdiamo?» promossa dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, realizzata dall’Istituto Demopolis in occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che si celebra il 20 novembre.

«Attraverso questa indagine sono emerse le criticità del sistema scolastico, ma anche le potenzialità che una comunità può esprimere – sottolinea Marco Rossi Doria presidente di Con i Bambini -. Cresce tantissimo la consapevolezza del ruolo delle comunità educanti, ovvero di una responsabilità diffusa e condivisa della crescita dei nostri bambini e bambine, ragazzi e ragazze e che non possiamo lasciare indietro i ragazzi e i bambini delle troppe aree povere d’Italia. Per la maggioranza degli italiani vanno supportate équipe stabili di docenti capaci di favorire didattiche innovative specialmente nelle aree più fragili, mentre per meno del 30% vanno premiati i singoli docenti capaci di favorire didattiche vincenti indipendentemente dai diversi contesti. Una tendenza a puntare sulla scuola che riduce i divari, che emerge anche nella scelta degli italiani di sostenere con maggiori risorse le scuole che riducono le disuguaglianze tra studenti (72%) rispetto alla scelta di sostenere con più risorse le scuole con un alto tasso di risultati buoni o ottimi degli studenti per trainare il sistema di istruzione (20%)».

I problemi

Per gli italiani, oggi i problemi della scuola riguardano soprattutto le strutture troppo vecchie (64%). Per il 58% i problemi sono relativi alla carenza di attività di recupero per i ragazzi in difficoltà, per il 56% dipendono dalla motivazione degli insegnanti. Ma anche per i fenomeni di abbandono e dispersione scolastica (53%). Questi ultimi, anzi, per circa 6 italiani su 10 sono fenomeni peggiorati nell’ultimo biennio, con una lieve differenza di percezione tra genitori (55%) e insegnanti (67%). I ragazzi, secondo gli italiani, purtroppo perdono la via di scuola soprattutto per la fragilità del contesto familiare di origine (74%) e per l’inadeguatezza della scuola rispetto a serie strategie di recupero (63%) e delle istituzioni locali nel prevenire o trattare il fenomeno (58%), ma anche per la vacuità del sistema di relazioni famiglia-scuola-istituzioni (57%). Preoccupa, con un trend in crescita dal 2019, anche la dipendenza di bambini e ragazzi da smartphone e tablet (73%), Altro tema è il fenomeno delle baby gang. Secondo l’opinione pubblica, servirebbe un migliore controllo dei genitori sulle vite dei figli (75%). Oltre la metà del campione sollecita un più efficace presidio delle forze dell’ordine (53%) e maggiore sorveglianza delle comunicazioni sui social e sulle chat da parte della Polizia Postale (52%).

, 2022-11-16 14:47:00, L’indagine «Gli italiani e la povertà educativa minorile. Quanto futuro perdiamo?» di Demopolis per la Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che si celebra il 20 novembre, di Redazione Scuola

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