I prossimi bandi dei concorsi a cattedra, quelli finanziati con i fondi PNRR, saranno concorsi ordinari e solo i vincitori potranno ricevere 12 punti da inserire, come docenti di ruolo, nelle graduatorie interne di Istituto per l’individuazione dei docenti perdenti posto. Si partirà con un prossimo bando, la cui pubblicazione è prevista nel mese di novembre, rivolto all’infanzia, primaria e scuola secondaria con non meno di 30 mila posti messi a disposizione. In un secondo momento, si presume entro febbraio 2024, si replicherà con un altro concorso a cattedra dalle stesse modalità per altri 70 mila posti. Una tornata concorsuale ordinaria che mette in gioco 100 mila immissioni in ruolo in un biennio.
I vincitori e il punteggio per la graduatoria interna
Questi concorsi sono concorsi non abilitanti, ma si tratta di concorsi per entrare in ruolo. Solo i vincitori potranno, in seguito allo svolgimento dell’anno di prova, abilitarsi attraverso corsi abilitanti da 30 CFU. Chi non vince il concorso ordinario, ma supera le prove per avere riportato una votazione superiore al minimo consentito, non sarà abilitato e non sarà nemmeno idoneo. Coloro che non superano il concorso potranno abilitarsi attraverso il canale dei 60 CFU definito dal DPCM del 25 settembre 2023.
Solo ai vincitori di concorso e dopo avere superato l’anno di prova, verrà riconosciuta l’abilitazione all’insegnamento sulla classe di concorso scelta, almeno che i vincitori non siano già abilitati ed abbiano partecipato al concorso con il requisito dell’abilitazione. Per i vincitori del concorso ordinario di prossima emanazione, è previsto un punteggio di 12 punti da usufruire per la mobilità volontaria, d’ufficio e per le graduatorie di Istituto.
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