Concorso docenti 2023: il bando sarà pubblicato contemporaneamente sia per infanzia primaria che scuola secondaria? Per quest’ultima saranno interessate tutte le classi di concorso? Quale sarà la distribuzione per regione? Questo è senz’altro uno dei punti cruciali e più delicati della complessa macchina organizzativa delle procedure di reclutamento attese a breve.
Quanti posti il concorso/ i concorsi docenti 2023
Unico punto fermo al momento è l’autorizzazione del MEF al Ministero dell’istruzione e del Merito, già pubblicata in Gazzetta Ufficiale, a bandire i concorsi per 30.216 posti. Decreto che risale allo scorso 9 settembre.
I 30.216 posti sono la differenza tra i circa 81mila posti disponibili e i 50.807 autorizzati per le assunzioni in ruolo 2023/24.
Una riflessione: come sia gli 81mila (totali) che i 50mila posti (autorizzati per le assunzioni) erano distribuiti per tutti i gradi, da infanzia primaria alla secondaria, verosimilmente anche i 30.216 interessano sia infanzia primaria che secondaria.
Ulteriore autorizzazione per 14.338 posti
In una recente informativa ai sindacati il Ministero ha comunicato di aver richiesto al MEF l’autorizzazione a incrementare i posti di ulteriori 14.338 unità.
Da dove derivano questi ulteriori 14mila posti?
Una parte, sicuramente, dai posti residui dalle immissioni in ruolo del 2023/14. Secondo la scheda pubblicata dal Ministero lo scorso 13 settembre – quando ancora lo scorrimento delle graduatorie era in atto – i posti residui erano circa 10.000 “I 10.345 posti residui del contingente autorizzato saranno coperti con supplenze annuali per
l’a.s.2023/2024, ma dovranno anche essere utilizzati per incrementare le disponibilità per il primo concorso PNRR portandole a 40.561 (26.777 su posto comune e 13.784 su sostegno).
Ci saremmo dunque aspettati che, all’esito della conclusione delle immissioni in ruolo 2023/24, i posti residui fossero meno di 10.000.
E tuttavia il Ministero parla, con numero preciso riportato dai report sindacali, di 14.438 posti. Ben vengano.
Anche in questi casi, vanno pensati come rapportati sia a infanzia primaria che secondaria, sia posto comune che sostegno.
Come capire quali sono questi posti
Quindi le supplenze conferite per l’anno scolastico 2023/24 al 31 agosto 2024 ci possono dare una prima ricognizione dei posti disponibili.
ATTENZIONE: se la supplenza è stata conferita nella scuola X del comune Y, non vuol dire che l’assunzione in ruolo sarà effettivamente in quella scuola. La geografia dei posti infatti potrà cambiare ancora, in considerazione anche delle operazioni di mobilità dei docenti di ruolo.
Infatti nel bando non si troverà la suddivisione dei posti per provincia (men che mai per scuola) ma solo il numero complessivo per classe di concorso nella regione considerata.
Come abbiamo avuto modo di sottolineare, nella domanda di partecipazione si sceglie solo la regione. E questa continuerà a valere anche se l’immissione in ruolo non dovesse essere immediata, nell’estate 2024.
La provincia (e la scuola all’interno della provincia) si determina con un complesso meccanismo durante la fase delle immissioni in ruolo.
I sindacati hanno richiesto il dettaglio dei posti a disposizione, essendo dati già a disposizione del Ministero.
A che punto è il bando?
Ne abbiamo parlato con la sindacalista Chiara Cozzetto (ANIEF)
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