L’art. 20 del decreto PA bis, nel dettare disposizioni in materia di reclutamento del personale scolastico e acceleratorie dei concorsi PNRR fa le modifiche apportate al comma 2 ha introdotto il principio di proroga delle graduatorie dei concorsi ordinari e STEM effettuati fino all’entrata in vigore del decreto PA bis, consentendo l’inclusione dei candidati idonei rimasti in precedenza esclusi e trasformando le suddette graduatorie in graduatorie a esaurimento.
Immissione in ruolo
I candidati presenti nelle suddette graduatorie, a partire dall’anno scolastico 2024/2025 saranno posti in coda nelle procedure delle immissioni in ruolo, creando non poco malcontento. Assume particolare significato quanto ci scrive una nostra lettrice titolando la sua lettera “Concorso ordinario: quel macroscopico errore di calcolo delle tempistiche per entrare in prima fascia” nella quale afferma:
“Ho superato il Concorso Ordinario 2020 (per la classe di concorso A017, Storia dell’Arte e Disegno nella secondaria di secondo grado) a maggio 2023. La prima prova scritta si è svolta il 1 aprile 2022, poi, a causa di ritardi inspiegabili (degli Uffici Scolastici Regionali? delle commissioni? del Ministero? non lo sappiamo) siamo arrivati a svolgere la seconda prova, quella pratica, con ben UN ANNO DI RITARDO nella tabella di marcia (il 20 marzo 2023.) Gli orali sono iniziati quindi circa un mese dopo (ad aprile) e termineranno il 21 luglio 2023. Le regioni coinvolte sono sei: TOSCANA, LAZIO, SARDEGNA, ABRUZZO, UMBRIA e MARCHE. Il 4 luglio sarà il termine ultimo per sciogliere la riserva della procedura di iscrizione in fascia aggiuntiva, chi risulta idoneo ad un concorso ordinario accede di diritto alla prima fascia (o in fascia aggiuntiva) ma i candidati di questa (e di altre classi di concorso) non potranno farlo perché i ritardi delle procedure non hanno tenuto conto di questo macroscopico errore di calcolo delle tempistiche. Il concorso arriverà alla fine ma nessuno dei candidati vincitori ed idonei potrà raccogliere i frutti di due anni di studio incessante, nessuno. Oltretutto, nell’ultimo decreto PA, appena pubblicato in Gazzetta, si mette nero su bianco che gli idonei del concorso ordinario 2020 andranno in coda nel 2024/25: uno scherzo? Non ci danno la possibilità di iscriverci nel 2023/24 e poi l’anno successivo ci mettono in coda ai concorsi del PNRR?”
Considerazioni
Certamente quanto affermato dalla nostra lettrice risponde al vero, infatti, detti docenti non solo non si possono iscrivere nelle GPS, poiché la domanda scade il 4 luglio del 2023, ma andranno in coda nella prossima procedura di immissioni in ruolo, come se fossero dei candidati di serie B. Auspichiamo che il Ministero possa trovare una soluzione a tale problematica garantendo il principio costituzionale che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge superando la forte discriminazione venutasi a creare.
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