Nonostante l’ondata di caldo, il motore dei concorsi scolastici rimane acceso, prevedendo la disponibilità di 30.000 posti per docenti precari con tre anni di servizio o 24 crediti formativi. Il bando, secondo quanto segnala il Sole 24 Ore, è atteso per agosto.
I 30 mila posti disponibili derivano dalla differenza tra gli 81mila posti vacanti e disponibili e i 50.807 posti autorizzati per le immissioni in ruolo del personale docente nell’anno scolastico 2023 – 2024, le cui operazioni sono in corso e si protrarranno fino a metà agosto, con lo scorrimento delle GPS sostegno prima fascia ed elenco aggiuntivo per aspiranti inseriti a pieno titolo e relativa Call veloce per coprire tutti i posti a disposizione.
I 30 mila posti rimanenti potranno dunque essere a disposizione per la prima delle selezioni previste dal Pnrr, dedicate alla fase transitoria della nuova abilitazione di cui al DL 36/22 come rivisto dal Decreto PAbis.
Dove sono i posti disponibili
La motivazione dietro a questa scelta è duplice, secondo il quotidiano economico-finanziario. Da un lato, c’è un intento politico: il Ministro Valditara mira a evitare il consueto gioco di numeri tipico dell’inizio dell’anno, che evidenzia un divario crescente tra le cattedre disponibili e quelle effettivamente assegnate a un docente di ruolo. D’altro canto, c’è un motivo pratico. Senza attingere al pool di cattedre libere e disponibili, non ci sarebbero stati spazi sufficienti per indire il primo concorso della tornata Pnrr.
Analizzando la distribuzione geografica dei posti liberi e quelli accantonati, si evidenzia come le quote più elevate di accantonamenti si trovino prevalentemente al Nord, nelle Regioni con il maggior numero di cattedre vacanti a inizio anno. Al contrario, al Sud, le percentuali di posti accantonati sono sensibilmente minori: in Sardegna e Sicilia i posti “accantonati” sono circa il 20%, in Campania il 25%, in Calabria e Puglia poco più del 30 per cento.
Concorso solo per la secondaria o anche infanzia e primaria?
I 30 mila posti a disposizione sono relativi sia a infanzia e primaria che secondaria di primo e secondo grado. Il concorso sarà bandito per tutti i gradi di scuola? Su questo non c’è stato ancora un chiaro pronunciamento da parte del Ministero. Sicuramente la procedura sarà avviata per la secondaria, resta da capire se ci sono i margini anche per infanzia e primaria.
Tutti i requisiti di accesso per la secondaria
Posti comuni
- laurea di accesso alla classe di concorso + abilitazione
- diploma per ITP
- 3 anni di servizio negli ultimi cinque, svolti nella scuola statale, di cui uno specifico per la classe di concorso.
- laurea + 24 CFU
Posti di sostegno
Si partecipa con il titolo di specializzazione (anche con riserva in attesa del riconoscimento)
Prove previste
Una prova scritta con domande a risposta multipla che valuterà le competenze e le conoscenze sui seguenti ambiti:
- pedagogico,
- psicopedagogico,
- didattico-metodologico,
- informatico
- linguistico (inglese).
Una prova orale per valutare le conoscenze e competenze del candidato sulla disciplina della classe di concorso o tipologia di posto richiesti. Nella prova orale si valutano anche le competenze didattiche e l’abilità nell’insegnamento, eventualmente anche attraverso un test specifico.
I candidati che superano le prove dovranno conseguire i CFU mancanti per il conseguimento dell’abilitazione.
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