C’è una sorta d’imperativo morale che ci impone di non poter tacere dinanzi allo scempio che si sta attuando nella scuola italiana in materia di dirigenza scolastica.
E’ pur vero che non c’è stato concorso a dirigente scolastico (e prima ancora a preside ) che non sia stato travolto e stravolto da una valanga di ricorsi, ma quello che sta accadendo in merito all’ultimo concorso, quello del 2017 per intenderci, è stupefacente oltre ogni immaginazione!
Iniziamo dalla coda di questo concorso, ossia dalla sanatoria pro bocciati, arrivata con l’ultimo decreto Milleproroghe con un emendamento presentato da numerosi parlamentari della maggioranza di governo.
Ribadiamo con fermezza i termini usati :
- sanatoria – perché di questo si tratta , nonostante i maldestri tentativi di convincerci che non sia così – che porterà alla dirigenza scolastica dei bocciati – perché questo è il termine solitamente utilizzato ( brutto e cattivo, ma questo si usa normalmente ) per indicare chi non supera un esame – ai quali è stato regalato un corso che in un fiat li condurrà alla gloria della dirigenza
- regalato perché nessun tribunale ha stabilito che i bocciati fossero stati vittime di irregolarità procedurali talmente gravi da inficiare le loro prove o la valutazione delle stesse, come fortemente ribadito dal recente ( 16/05/2023 ) parere espresso dal CSPI sullo schema di decreto che stabilisce le modalità del corso riservato : “Deve essere evidenziato, peraltro, che le motivazioni addotte nei ricorsi sono state riconosciute infondate nella totalità delle sentenze definitive a favore dell’Amministrazione “
A fronte di ciò, chi era in attesa del nuovo concorso, lo potrà fare ma per molti, molti posti in meno, sottratti appunto per cederli , gratias dei, ai bocciati baciati dalla fortuna.
E che dire di coloro, come i sottoscritti, che invece il concorso del 2017 lo hanno vinto con merito, ma non hanno potuto assumere servizio per motivi che l’amministrazione non si è nemmeno preso cura di esaminare e che sono stati depennati sic et simpliciter?
In tutti questi anni cercando una interlocuzione con l’amministrazione e con diverse forze politiche presenti in Parlamento siamo stati trattati con sufficienza, a volte con aria di disprezzo, come una sorta di paria dell’India.
Eppure se chiediamo ai nostri colleghi docenti, ai dirigenti scolastici o anche alla gente comune un giudizio su tutto ciò, emerge nettamente la paradossalità della scelta di escludere del tutto dei vincitori con merito per dare una chance ai bocciati .
Ci chiediamo quale sia il MERITO che il nuovo corso politico vuole valorizzare tanto da appuntarserlo come coda/appendice al nome di ministero!
Ci chiediamo se la politica, l’amministrazione scolastica, sia in grado di riconoscere un errore di valutazione o se invece ostinatamente vuole perseverare nelle proprie scelte nonostante “il re sia palesemente nudo” !
Avremo una risposta o saremo per l’ennesima volta ignorati o, ancora peggio, ammansiti con promesse vuote a cospetto delle quali le promesse da marinaio sono indiscutibili certezze?
per il Comitato Dirigenti Scolastici Vincitori Depennati
Prof. Domenico Giarraffa
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