La sentenza definitiva il 17 ottobre
Dalla sospensiva si rilevano le motivazioni di accoglimento: “sulla base di un bilanciamento di tutti gli interessi in conflitto ed alla luce di una valutazione comparativa degli effetti scaturenti dall’esecuzione dell’appellata sentenza nelle more del giudizio di merito, con particolare riguardo all’incidenza sull’assetto organizzativo dell’amministrazione della scuola in prossimità dell’inizio del nuovo anno scolastico, deve ritenersi preminente l’interesse pubblico alla tempestiva conclusione della procedura concorsuale, anche tenuto conto della tempistica prevista per la procedura di immissione in ruolo dei candidati vincitori e per l’affidamento degli incarichi di dirigenza scolastica con decorrenza dal 1° settembre 2019″.
I giudici non sono entrati nel merito della sentenza del TAR: “a prescindere dal merito delle questioni devolute in appello e da ogni valutazione sull’effettiva portata invalidante dei vizi dedotti (segnatamente dei vizi riscontrati dal primo giudice)”.
Il merito, con una apposita sentenza, sarà discusso il 17 ottobre p.v., a nomine dei vincitori già avvenute da un mese e mezzo. Il che lascia sperare che il Consiglio di Stato non vorrà mandare a gambe all’aria il concorso DS e la scuola.