Concorso DS: per la preselettiva niente batteria dei quesiti, ma per lo scritto

Concorso DS: per la preselettiva niente batteria dei quesiti, ma per lo scritto

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Il nuovo regolamento concorso DS, definito e sottoscritto dal ministro Bianchi il 13 ottobre, prima di lasciare l’incarico al suo successore, e pubblicato il 22 dicembre scorso, entrerà in vigore il 6 gennaio prossimo, e da quel momento è virtualmente già possibile la pubblicazione del bando. Bando che, tra l’altro, dovrà quantificare il numero dei posti da mettere a concorso, sulla base di quell risultanti già vacanti nel 2022-23 e di quelli che si prevedono vacanti e disponibili per il successivo biennio.

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Probabilmente, per la quantificazione esatta dei posti concorso DS occorrerà fare i conti con l’impatto che il regolamento avrà con la nuova legge di bilancio 2023-26 che, nel definire nuovi criteri per il dimensionamento della rete scolastica, dispone la riduzione del numero delle istituzioni scolastiche con conseguente decremento dell’organico DS.

E proprio il numero esatto dei posti concorso DS avrà incidenza anche sulla predisposizione dei quesiti per la prova scritta, come prevede, inaspettatamente, l’art. 10 del regolamento.

Il Comitato Scientifico nazionale, nominato dal Ministro, ha diversi compiti tra cui: “predispone i quesiti, in numero pari a tre volte il numero dei candidati, da cui si estraggono a sorte i quesiti da somministrare il giorno dello svolgimento della prova scritta”.

Ma quanti quesiti dovrà definire? Il triplo del numero di candidati ammessi allo scritto!

Poiché dalla prova preselettiva sarà ammesso allo scritto concorso DS un numero di candidati pari a tre volte il numero dei posti a concorso, proviamo a calcolare numero di candidati e, a seguire, numero di questi da predisporre.

Supponendo che i posti a concorso siano soltanto mille (ma potrebbero essere di più perché nel triennio considerati i pensionamenti saranno non meno di 1.500), gli ammessi allo scritto sarebbero tremila, a cui dovrebbero aggiungersi anche i candidati che nella preselettiva ottengono un punteggio uguale all’ultimo ammesso (e potrebbero essere molti, considerata la ridotta quantità dei quesiti, 50). A questi si dovranno aggiungere i candidati con invalidità pari o superiore all’80%, come prevede l’art. 20, comma 2-bis della legge 104/1992. “La persona handicappata affetta da invalidità uguale o superiore all’80% non è tenuta a sostenere la prova preselettiva eventualmente prevista”.

Complessivamente, quindi i candidati concorso DS che potrebbero accedere allo scritto potrebbero essere non meno di 3.200.

Il Comitato Scientifico dovrebbe, pertanto predisporre almeno 9.600 quesiti concorso DS, da cui saranno estratti i cinque quesiti a risposta aperta per la prova scritta.

Poiché il Regolamento prevede che i quesiti “non devono avere ad oggetto tutti gli ambiti” del programma (dove gli ambiti sono nove), quella quantità incredibile di 9.600 quesiti renderà improbo (al limite delle possibilità) il lavoro del Comitato Scientifico.

La quantità di quesiti che il Comitato scientifico dovrà predisporre è pressoché uguale a quella della batteria di quesiti per la prova preselettiva del precedente concorso.

Ma quella batteria era stata resa pubblica preventivamente (nel nuovo concorso non sarà prevista la previa pubblicazione dei quesiti).

I quesiti predisposti per la prova scritta del futuro concorso non si prevede che siano pubblicati. 

Ma se non saranno preventivamente pubblicati, a cosa servirà uno sforzo impegnativo del genere?

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