“Siamo un gruppo di docenti di AA25 che ha sostenuto, in data 5/04 ( turno unico) la prova scritta del concorso ordinario finalizzato al reclutamento dei “migliori insegnanti”. O perlomeno questo sarebbe dovuto essere l’intento. Ma fatichiamo a credere che un concorso così formulato e prettamente nozionistico possa centrare l’obiettivo; facciamo infatti fatica a credere che per essere dei buoni insegnanti occorra sapere nel dettaglio il contenuto di leggi francesi, di testi giuridici, tutte le date a memoria, o il termine che designa la carne ‘appena cotta’”.
Inizia così la richiesta di correzione di un gruppo di partecipanti al concorso ordinario docenti di scuola secondaria di primo e secondo grado le cui prove scritte si sono svolte nelle scorse settimane.
“Lo sappiamo bene – proseguono – perché di fronte ai nostri ragazzi, prima d’ogni altra cosa, portiamo la nostra dignità e il nostro rispetto. Rispetto, non solo per un processo educativo che NON è mero apprendimento mnemonico di nozioni, ma anche per questo bellissimo mestiere che amiamo e difendiamo. Per tale ragione ci aspettiamo, in primis, rispetto e professionalità da chi ci sta valutando e di conseguenza un’adeguata, se non superiore, preparazione in merito agli argomenti oggetto d’esame e, in secondo luogo, nondimeno importante, ci aspettiamo dal legislatore una profonda umiltà. Umiltà che noi stessi siamo pronti a donare ai nostri studenti, ricordando loro che non siamo supereroi e che sia noi che loro possiamo concederci la libertà di sbagliare e di rimediare“.
“Ora, in quanto professionisti della nostra disciplina, siamo qui a rivendicare il nostro diritto ad essere ascoltati. Purtroppo, ci duole constatare che la nostra classe di concorso, nonostante le innumerevoli segnalazioni agli USR, sigle sindacali e MIUR relative a quesiti contenenti errori formali e sostanziali presenti nel nostro quiz, permane, ad oggi ignorata ed inascoltata. Non potete ignorarci ulteriormente; un bravo insegnante si volterebbe dall’altra parte di fronte ad una richiesta di spiegazioni ? Dare l’esempio è certamente il primo segno di un buon sistema educativo.
Viste le rettifiche in corso per altre classi di concorso, chiediamo di dedicare alla nostra classe di concorso l’attenzione che merita, alla stregua di tutte le altre“.
“Pertanto, cominciamo col segnalare le prime due casistiche, dalle quali si evince come la grammatica francese sia stata impropriamente utilizzata ( ce lo confermano diverse perizie e la stessa Académie Française) e pertanto se ne chiede immediatamente la rettifica con conseguente ricalcolo dei punteggi o annullamento dei quesiti” concludono.
Gli errori che i docenti segnalano
E spiegano:
1) La frase, tradotta in italiano “ Questa casa è sognata ____ tutti” , chiedeva ai candidati di conoscere il significato della preposizione che introduce il complemento d’agente, in lingua francese. Tuttavia rêver, a differenza dell’italiano “ sognare”, non è un verbo transitivo. In francese non diciamo “ sognare qualcosa/ qualcuno” ma sognare di qualcosa / di qualcuno, ovvero rêver DE quelque chose/ quelq’un. Il mal funzionamento di questa frase, così come da sua formulazione, è confermato dalle grammatiche: non si possono volgere al passivo verbi intransitivi. Le grammatiche che confermano quanto detto sono molteplici. Ne citiamo alcune pubblicate dalle case editrici più acclamate a titolo d’esempio (fonti).
Se il verbo presente fosse stato “aimer” (amare), al contrario, il meccanismo sarebbe stato il medesimo dell’italiano. Si può infatti dire “ amata/o da tutti”, perché alla forma attiva, anche in francese il verbo “ aimer” è transitivo, vale a dire che è
direttamente seguito da un complemento oggetto. In questo specifico caso, in quanto verbo di sentimento, avrebbe ammesso anche la seguente risposta “ Cette maison est aimée DE tous”. Ritornando al caso sopra riportato, esistono dunque, nell’uso corretto e corrente della lingua espressioni come “ una casa da sogno” ( Une maison de rêve”) oppure la stessa frase “ Sogno (desidero) questa casa”
→ Je rêve de cette maison. (alla forma attiva), ma non alla sua forma passiva.
2) In ogni caso, anche se rêver fosse stato considerato un verbo di sentimento alla stregua di “aimer” e la trasformazione alla forma passiva fosse possibile, entrambe le preposizioni “ De” e “ Par” sarebbero da considerarsi valide. Infatti, come
precisato da due delle più note grammatiche francesi e dalla stessa Académie Française “ il de può sempre essere sostituito dal par anche con i verbi di sentimento”.
Non a caso è stata riscontrata l’espressione “Aimé par” in opere letterarie di grandi letterati francesi quali : Victor Hugo, Maupassant et Barrès.
In conclusione, riteniamo che la domanda non sia corretta dal punto di vista linguistico per le ragioni sopra elencate e che non vi sia pertanto nessuna opzione selezionabile.
Errori anche nella domanda di seguito, perché – spiegano – “Il quesito ammette dunque 3 opzioni possibili”.
Ricalcolo punteggio per altre classi di concorso
Il Ministero per diverse classi di concorso ha rideterminato i punteggi per via di errori nei quiz.
Si tratta delle cdc A017, A040, A042, ADMM, A060, AK55, B003, B015
, 2022-06-27 10:59:00, “Siamo un gruppo di docenti di AA25 che ha sostenuto, in data 5/04 ( turno unico) la prova scritta del concorso ordinario finalizzato al reclutamento dei “migliori insegnanti”. O perlomeno questo sarebbe dovuto essere l’intento. Ma fatichiamo a credere che un concorso così formulato e prettamente nozionistico possa centrare l’obiettivo; facciamo infatti fatica a credere che per essere dei buoni insegnanti occorra sapere nel dettaglio il contenuto di leggi francesi, di testi giuridici, tutte le date a memoria, o il termine che designa la carne ‘appena cotta’”.
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