5 domande il 22 ottobre, un candidato su due entrerà di ruolo
Marco Nobilio su Italia Oggi del 29 settembre 2020
La prova scritta del concorso straordinario per il ruolo, previsto dal decreto ministeriale 510/2020, si terrà il 22 ottobre prossimo. È quanto è emerso nel corso della riunione che si è tenuta ieri tra i rappresentanti dell’amministrazione scolastica e dei sindacati della scuola. Le date dovrebbero essere pubblicate oggi in Gazzetta Ufficiale. Le domande presentate sono state 66.072. Il concorso verterà su una prova scritta computer basic con 5 quesiti a risposta aperta su curriculum, metodologia e didattica della disciplina per cui si concorre e un quesito sulla comprensione di un testo in Inglese di livello B2. Per lo svolgimento dei quesiti il candidato avrà a disposizione 150 minuti. Le prove dovranno svolgersi garantendo le misure di prevenzione e contenimento del contagio da Covid-19.
Pertanto, l’amministrazione dovrà garantire che vengano svolte in aule la cui capienza consenta il distanziamento. Secondo quanto risulta a Italia Oggi, prima di accedere nei locali adibiti a sedi delle prove concorsuali, comunque muniti di mascherina, ai candidati sarà misurata la temperatura. Anche per queste operazioni l’amministrazione conta di individuare un protocollo. Non è ancora chiaro a chi sarà imputata la responsabilità degli adempimenti: se ai dirigenti scolastici delle scuole o ai dirigenti delle amministrazioni dove si svolgeranno le prove o se ricadranno direttamente sulla commissione d’esame.
In ogni caso, ai candidati che presenteranno sintomi sospetti non sarà consentito accedere ai locali per sostenere le prove. Secondo quanto risulta a Italia Oggi, l’amministrazione sarebbe incline a non consentire ai candidati a cui sarà precluso l’accesso di sostenere le prove in altra data. Ma una eventuale decisione in tal senso scatenerebbe inevitabilmente un contenzioso seriale con probabile soccombenza dell’amministrazione. Trattandosi di misure interdittive il cui destinatario, del tutto incolpevole, si vedrebbe preclusa la possibilità di partecipare al concorso, è ragionevole ritenere che la previsione di prove suppletive risulterebbe doverosa per l’amministrazione. La commissione disporrà di 15 punti per valutare ognuno dei 5 quesiti a risposta aperta e di 5 punti per il quesito riguardante l’inglese: 80 punti in tutto. Il test a risposta chiusa è previsto per l’accertamento della preparazione nella lingua straniera: un quesito articolato in 5 domande.
I posti messi a concorso sono stati incrementati di 8 mila unità per effetto di una previsione contenuta nell’articolo 230 del decreto-legge 34/2020. Pertanto passano da 24mila a 32 mila cattedre. Alle selezioni saranno ammessi i candidati che saranno in grado di vantare almeno 3 anni di servizio prestato nel periodo che va dall’anno scolastico 2008/2009 al 2019/2020. Almeno uno di questi tre anni, però, dovrà essere stato prestato nella classe di concorso a cui si riferisce la selezione alla quale si partecipa. Per essere considerato valido, l’anno di servizio dovrà essere stato prestato, anche frazionatamente, per almeno 180 giorni o, in mancanza, dovrà essere stato prestato ininterrottamente dal 1° febbraio fino agli scrutini finali.
Fermo restando il previo possesso dei titoli di studio di accesso alle classi di concorso e anche del diploma di specializzazione per i candidati che concorrono per il sostegno, i vincitori del concorso, se non in possesso dei 24 Cfu (si veda l’articolo 3, comma 3, del decreto ministeriale 626/17) durante l’anno di prova frequenteranno appositi corsi per conseguirli a spese dell’amministrazione. La domanda di partecipazione poteva essere presentata in una sola regione. E ogni docente, se in possesso dei requisiti, poteva chiedere di partecipare, con un’unica domanda, alle selezioni per una sola classe di concorso e, contemporaneamente, per i posti di sostegno della scuola secondaria sia del I che del II grado.
Il programma delle prove concorsuali è contenuto nell’allegato C del decreto n. 510 del 23 aprile 2020. Le prove del concorso straordinario, secondo le previsioni del ministero dell’istruzione, dovrebbero terminare entro la metà di novembre. Subito dopo dovrebbero partire le selezioni per i concorsi ordinari per la scuola dell’infanzia, per la primaria e per la secondaria di I e II grado, per i quali sono in palio complessivamente 46mila cattedre. L’intenzione del governo è quella di procedere con le selezioni a tamburo battente, in vista della necessità di acquisire nuove graduatorie di merito per effettuare le immissioni in ruolo. Nell’ultima tornata di immissioni in ruolo, infatti, a fronte di 84mila cattedre disponibili, ben 66mila sono rimaste non assegnate per carenza di aspiranti.