Durante la puntata di Question Time, trasmessa su Orizzonte Scuola TV, andata in onda lo scorso 2 ottobre, il tema dei concorsi è stato ampiamente dibattuto.
Chiara Cozzetto, rappresentante del sindacato Anief, è stata la protagonista del dibattito rispondendo a diverse domande sul futuro delle procedure concorsuali.
In risposta alla domanda di una spettatrice riguardante la procedura concorsuale imminente, Cozzetto ha chiarito che le previsioni attuali riguardano l’istituzione di procedure ordinarie annuali per la selezione del personale scolastico da immettere a tempo indeterminato. Queste procedure saranno la norma per il futuro prossimo.
Tuttavia, c’è una via transitoria di natura straordinaria che riguarda l’accesso a questi concorsi. Tale via transitoria sarà valida fino al 31 dicembre 2024. Oltre questa data, a meno di nuove disposizioni normative, alcune categorie non potranno più accedere ai concorsi ordinari.
La procedura straordinaria attualmente in atto rappresenta una fase transitoria verso l’adozione completa di concorsi ordinari per la selezione del personale scolastico.
Questa fase transitoria è stata concepita per permettere l’accesso ai concorsi a determinate categorie, prima dell’istituzione definitiva delle procedure ordinarie. È importante notare che, a meno di una nuova procedura normativa, questa fase straordinaria si concluderà alla fine del 2024.
Quindi le condizioni di “straordinarietà” risiedono
- nei requisiti (non sono ancora richiesti i 30 CFU) ma vi è un accesso generalizzato
- si svolge direttamente la prova scritta, senza preselettiva
Come concorso ordinario invece la procedura dovrebbe garantire i 12 punti nella domanda di mobilità o nella graduatoria interna di istituto per i docenti di ruolo.
12:19 Quindi sarà comunque un concorso ordinario nonostante la dicitura “straordinario”?
Il punto sui concorsi
Per il prossimo concorso, tutti gli aspiranti docenti che hanno ottenuto 24 crediti formativi universitari entro il 31 ottobre 2022, o che hanno maturato almeno tre anni di anzianità di servizio, sono ammissibili. Si stima che circa 100 mila candidati potrebbero partecipare, come riportato dalla Crui. A differenza delle edizioni precedenti, non ci sarà una prova preselettiva, ma i candidati sosterranno una prova scritta seguita da una orale, dopo un anno di tirocinio.
La prova scritta, recentemente modificata con un emendamento parlamentare del PA bis (dl n. 75/2023), sarà un test a crocette centrato sulla valutazione delle conoscenze e competenze in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico, con sezioni dedicate all’informatica e alla lingua inglese. La parte orale, invece, valuterà le competenze nella disciplina della classe di concorso e l’abilità nell’insegnamento attraverso una lezione simulata.
Il primo concorso prevede circa 40 mila posti, divisi tra 30.216 posti di personale docente, di cui 21.101 su posto comune e 9.115 su posto di sostegno, oltre a circa 10 mila cattedre non coperte dalle immissioni in ruolo di quest’anno. La certificazione del nuovo contingente di docenti è attualmente in valutazione presso il Ministero dell’Economia.
Per il secondo concorso Pnrr in primavera, sarà estesa la partecipazione anche a coloro che avranno conseguito almeno 30 dei 60 cfu previsti dalla nuova disciplina per ottenere l’abilitazione. I posti disponibili saranno quelli lasciati liberi dai pensionamenti, che ammontano mediamente a circa 25 mila unità. Eventuali posti non coperti dal primo concorso potranno essere aggiunti al secondo.
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