Lo svolgimento e la conclusione del concorso straordinario bis indetto con DDG n. 1081 del 6 maggio 2022 sta creando notevoli difficoltà. Se da una parte potrebbe giungere a positiva conclusione la vicenda dei posti persi a causa della rinuncia dei vincitori, dall’altra bisogna ragionare su quali posti riservare ancora ai vincitori che non è stato possibile assumere in tempo nell’anno scolastico 2022/23.
Assunzione docenti non in tempo utile per lo svolgimento dell’anno di prova
Le assunzioni da graduatorie di merito del concorso straordinario bis sono proseguite fino a dicembre, cioè per quei posti che erano stati accantonati perché si faceva in tempo a garantire lo svolgimento dell’anno di prova e formazione già per il 2022/23.
Se le assunzioni proseguono oltre – e in effetti abbiamo già segnalato che in alcuni casi sono già stati assunti docenti che non potranno svolgere l’anno di prova nel 2022/23 – siamo al di fuori di quanto era stato individuato dal Ministero con la nota del 25 agosto 2022.
Ne abbiamo parlato in
Ma i problemi sono due
- coprire tutti i posti vacanti, recuperando docenti che per punteggio si erano collocati oltre il numero dei posti banditi ma che occupano i posti dei rinunciatari altrimenti persi
- quali posti utilizzare per le ulteriori assunzioni ancora non effettuate?
A questo pensa un ulteriore emendamento al Decreto Milleproroghe 2023, ammesso al voto
All’articolo 5, dopo il comma 11 aggiungere i seguenti:
“11-bis. All’articolo 59, comma 9-bis, del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito con modificazioni dalla legge 23 luglio 2021, n. 106,
l’ultimo periodo è sostituito con i seguenti: “Limitatamente alle classi di con-corso per le quali non sia possibile effettuare le nomine a tempo determinato in tempo utile per lo svolgimento del percorso annuale di formazione iniziale e prova di cui all’articolo 1, comma 116 della legge 13 luglio 2015, n. 107, le operazioni di assunzione a tempo determinato sono effettuate prorogate all’anno scolastico 2023/2024. A tal fine, i relativi posti sono resi indisponibili per le operazioni di mobilità e di immissione in ruolo riferite all’anno scolastico 2023/2024. I docenti che svolgono l’incarico a tempo determinato e la reltiva formazione nonché l’anno di formazione iniziale e prova nell’anno scolastico 2023/2024 sono assunti a tempo indeterminato e confermati in ruolo con decorrenza giuridica ed economica dal 1° settembre 2024 o, se successiva, dalla data di inizio servizio, nella medesima istituzione scolastica presso cui hanno prestato servizio con contratto a tempo determinato. Le graduatorie di cui al presente comma decadono con l’immissione in ruolo dei vincitori, fatto salvo lo scorrimento degli eventuali rinunciatari, da effettuarsi entro il limite
dei posti attribuiti alla procedura di cui al presente comma e, comunque, non oltre la pubblicazione delle graduatorie relative al concorso pubblico bandito ai sensi di cui all’articolo 46 del decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36 convertito,
con modificazioni, dalla legge 29 giugno 2022, n. 79.”
Pertanto verrebbero accantonati gli attuali posti e resi indisponibili per le operazioni di mobilità e assunzioni ordinarie.
Un “pasticcio” che, seppure non incide sui numeri (è indubbio che i posti del concorso straordinario bis debbano essere coperti per intero) incide sulla vita pratica e quotidiana dei docenti a seconda quali sono i posti riservati per una procedura o un’altra.
La votazione degli emendamenti al Milleproroghe dovrebbe iniziare domani 25 gennaio e concludersi entro il 27.
Altri emendamenti attesi
Proroga Organico aggiuntivo al 30 giugno: l’emendamento al Milleproroghe passa al voto
Il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale per la scuola attualmente prevede:
- PCTO non requisito esame di Maturità
- Concorso per gli insegnanti di religione cattolica si svolgerà nel 2023
- Il concorso per ex Lsu viene rimandato al 2023
- Concorso Dsga facenti funzione con laurea
- Supplenze infanzia paritarie negli anni 2021/22, 2022/23, 2023/24 a educatori
- Pareri CSPI entro sette giorni.