Concorso straordinario bis: meno posti, più candidati

È arrivato anche il concorso straordinario-bis della secondaria, atteso da alcune migliaia di docenti precari, molti dei quali usciti non vincitori dal precedente concorso straordinario, bandito due anni fa per 32mila posti, in parte rimasti vacanti (in particolare quelli di sostegno). Per quel concorso i candidati sono stati oltre 64mila, in un rapporto di un posto ogni due, ma circa 38mila di loro sono rimasti precari. Questa volta i posti saranno poco meno della metà (14.420), ma si stima che il numero dei candidati sarà ben più del doppio dei posti: almeno 35-40mila e forse più.

Parleremo del concorso straordinario bis in una diretta gratuita domani, 24 maggio, alle 17.00.

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L’esercito dei precari aumenta di anno in anno (nel 2020-21 i supplenti annuali o fino al termine delle attività didattiche al 30 giugno nella sola scuola secondaria sono stati 139.046), e la loro mancata stabilizzazione (insieme agli altri 73mla di infanzia e primaria) rappresenta ormai una criticità consolidata e strutturale che indebolisce il nostro sistema scolastico.

Attualmente quasi un docente su quattro che siede in cattedra nei diversi ordini di scuola non è di ruolo; un vero e proprio esercito.

Per questi docenti non di ruolo che bussano alla porta del sistema a cui stanno assicurando un servizio indispensabile per far funzionare la scuola, non è esagerato ritenere che, se le famiglie e gli alunni hanno forse un debito di riconoscenza nei loro confronti, il mondo politico e le istituzioni interessate hanno certamente la responsabilità di garantire loro una soluzione dignitosa e sicura.

“Se noi ci fossimo presentati con una condizione governata nel tempo, non ci troveremmo oggi con moltissimi precari” ha dichiarato la segretaria generale della Cisl-scuola, Ivana Barbacci nel corso della tavola rotonda organizzata da Tuttoscuola su “Reclutamento, formazione e carriera, in gioco la qualità della scuola” alla Fiera di Didacta a Firenze venerdì scorso.