Concorso straordinario bis di cui al DDG n. 1081 del 6 maggio 2022: una procedura prevista dal Decreto Sostegni bis che ha visto la luce con mesi di ritardo e che si è conclusa in tempo per le immissioni in ruolo dell’anno scolastico 2022/23 solo in pochi casi. Numerose invece le nomine effettuate fino a dicembre 2022, o comunque fino a quando si è potuto garantire lo svolgimento dell’anno di prova e formazione, che prevede almeno 180 giorni di servizio di cui 120 di attività didattica.
Tantissime dunque le nomine che dovranno ancora essere effettuate, dati i ritardi con cui sono state formate le commissioni e svolta l’unica prova non selettiva e stilata la graduatoria di merito che ha decretato i vincitori.
Decreto Milleproroghe 2023: due le novità
Il Decreto Milleproroghe 2023, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dello scorso 27 febbraio, presenta due novità per il concorso straordinario bis
- la possibilità di poter effettuare le assunzioni – e il relativo percorso per il ruolo – nel 2023/24
- la copertura dei posti rimasti vacanti per rinuncia dei vincitori tramite lo scorrimento delle graduatorie fino al limite massimo dei posti messi a bando
Il testo
11 -quater . All’articolo 59, comma 9 -bis , del decretolegge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, l’ultimo periodo è
sostituito dai seguenti: «Limitatamente alle classi di concorso per le quali non sia possibile effettuare le nomine a tempo determinato in tempo utile per lo svolgimento del percorso annuale di formazione iniziale e prova di cui all’articolo 1, comma 116, della legge 13 luglio 2015, n. 107, le operazioni di assunzione a tempo determinato sono prorogate all’anno scolastico 2023/2024. A tal fine, i relativi posti sono resi indisponibili per le operazioni di mobilità e di immissione in ruolo riferite all’anno scolastico 2023/2024. I docenti che svolgono l’incarico a tempo determinato e la relativa formazione nonché l’anno di formazione iniziale e prova nell’anno scolastico 2023/2024 sono assunti a tempo indeterminato e confermati in ruolo con decorrenza giuridica ed economica dal 1° settembre 2024 o, se successiva, dalla data di inizio del servizio, nella medesima istituzione scolastica presso cui hanno prestato servizio con contratto a tempo determinato. Le graduatorie di cui al presente comma decadono con l’immissione in ruolo dei vincitori, fatto salvo lo scorrimento degli eventuali rinunciatari, da effettuare entro il limite dei posti attribuiti alla procedura di cui al presente comma e, comunque, non oltre la data di pubblicazione delle graduatorie relative al concorso pubblico bandito ai sensi dell’articolo 46 del decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36 convertito, con modificazioni, dalla legge 29 giugno 2022, n. 79».
Assunzioni anche nel 2023/24
I docenti che saranno assunti nel 2023/24 seguiranno lo stesso iter previsto per i loro colleghi del 2022/23
- svolgimento di un percorso di formazione universitario da 5 CFU (40 ore) con prova conclusiva;
- svolgimento, nel corso della durata del contratto a tempo determinato a.s. 2023/24, del percorso annuale di formazione iniziale e prova di cui all’articolo 13 del D.lgs. n. 59/2017;
- assunzione a tempo indeterminato e conferma in ruolo, previo superamento della prova finale del percorso di formazione universitario e previa valutazione positiva del percorso annuale di formazione iniziale e prova, con decorrenza giuridica ed economica dal 1° settembre 2024 o, se successiva, dalla data di inizio del servizio, nella medesima scuola di assunzione a tempo determinato.
I docenti che figurano già nelle graduatorie di merito pubblicate dagli Uffici Scolastici possono già frequentare il corso da 5 CFU pur non avendo ancora ricevuto la nomina?
A nostro parere, fermo restando che alcune Università pongono dei limiti massimi di capienza, la risposta non può che essere affermativa in quanto è solo una contingenza temporale il fatto che l’assunzione non sia stata nel 2022/23 e la nomina a tempo determinato non ha collegamento diretto con la formazione, ma dobbiamo precisare che non c’è una risposta ufficiale da parte del Ministero.
La copertura dei posti vacanti
Le graduatorie del concorso straordinario bis saranno scorse fino a coprire tutti i posti. Eventuali posti lasciati liberi dai rinunciatari saranno coperti dai colleghi che si trovano inizialmente al di fuori del numero dei posti a bando.
Al momento la normativa non prevede l’assunzione di tutti coloro che hanno partecipato al concorso, ma solo di coloro che rientrano in questi limiti.
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