Ma non si sa ancora quando sarà la prova per i 32 mila nuovi docenti che entreranno in servizio solo a settembre 2021. Polemiche per la mancanza di preavviso e il costo della tassa d’iscrizione: 50 euro invece di 10
Scatta sabato 11 luglio alle 9 la data X per iniziare inviare le domande per partecipare al concorso straordinario per insegnanti: ci sarà tempo fino al 10 agosto, alle 23.59. Per l’iscrizione bisognerà pagare una tassa di 50 euro. La decisione è stata pubblicata in Gazzetta ufficiale appena poche ore prima che si aprissero le iscrizioni. I sindacati delusi: «In piena estate e con tutte le incognite dell’emergenza, a sorpresa arriva la notizia dell’apertura della procedura per il concorso. Senza ancora una data fissata». Contestata anche la tassa: «Troppo alta, le spese per i concorsi si aggirano dai sette ai dieci euro. L’avranno alzata perché sanno che non ci saranno centinaia di migliaia di domande ma solo 75/80 mila, ovvero quelle dei precari ?».
Dalle crocette alle domande aperte
Sono 32 mila i posti riservati ai precari con almeno tre anni di servizio negli ultimi otto. Inizialmente la prova doveva essere facilitata (a «crocette»). Uno scontro politico tra parte del Pd e opposizioni, schierate per l’assunzione diretta dei precari per titoli e servizio, senza passare dal concorso, e il M5S, ha fatto saltare l’accordo. Alla fine si è stato stabilito che la prova si terrà in autunno appena le condizioni epidemiologiche permetteranno di effettuarla in sicurezza . E sarà una prova più complessa , con 5 quesiti a risposta aperta sulle competenze disciplinari e didattiche o metodologiche e uno di inglese .
La novità della sede d’esame vicino a casa
Lo svolgimento della prova potrà avvenire in una regione diversa rispetto a quella corrispondente al posto per quale il candidato ha presentato la domanda, proprio in considerazione della necessità di ridurre gli spostamenti causa emergenza sanitaria. Ai vincitori della procedura concorsuale straordinaria che verranno immessi in ruolo solo a settembre 2021 e rientrano nella quota dei posti destinati alla procedura è riconosciuta la decorrenza giuridica del rapporto di lavoro dal 1° settembre 2020. Ma nessuno di loro potrà andare effettivamente in cattedra prima di un altro anno scolastico.