C’è grande attesa per il concorso straordinario ter. Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato i decreti che regolamentano i nuovi concorsi (così come prevede il PNRR) per il reclutamento di docenti nelle scuole di infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado.
I concorsi mirano a raggiungere l’ambizioso target di assumere 70 mila docenti entro il 2024, in linea con le nuove direttive sulla formazione delineate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Nonostante una verifica da parte di Bruxelles, nessuna modifica è stata proposta ai testi originali dei decreti.
Per i concorsi del 2023, sono già stati autorizzati 30 mila posti e si prevede l’autorizzazione di altri 10-15 mila posti, correlati alle cattedre non coperte con le immissioni in ruolo di quest’estate. I numeri sono alla certificazione del Ministero dell’Economia.
Il decreto dello scorso 9 settembre prevede 30.216 posti suddivisi in 21.101 su posto comune e 9.115 su posto di sostegno. Questa suddivisione riguarda sia infanzia primaria che secondaria.
I posti residui saranno suddivisi anch’essi tra i vari gradi di scuola.
Quale sarà la suddivisione per classe di concorso e regione? Ci saranno posti nelle classi di concorso cosiddette “sature”? Le prime informazioni
I requisiti di accesso al primo concorso PNRR (bando atteso a breve)
Requisiti Posti comuni scuola secondaria (è sufficiente un requisito)
- laurea di accesso alla classe di concorso + abilitazione
- diploma per ITP della tabella B del DPR 19/2016 (o abilitazione). Il requisito è valido fino al 31 dicembre 2024
- laurea di accesso alla classe di concorso + 3 anni di servizio negli ultimi cinque, svolti nella scuola statale anche non continuativi di cui uno specifico per la classe di concorso.
- laurea di accesso alla classe di concorso + 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022
Requisiti posti comuni infanzia primaria (è sufficiente un requisito)
- primaria diploma magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002, al termine dei corsi quadriennali e quinquennali sperimentali dell’istituto magistrale, iniziati entro l’anno scolastico 1997-1998 aventi valore di abilitazione ivi incluso il titolo di diploma di sperimentazione ad indirizzo linguistico di cui alla Circolare Ministeriale 11 febbraio 1991, n. 27;
- infanzia diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/02 al termine dei corsi triennali e quinquennali sperimentali della scuola magistrale, ovvero dei corsi quadriennali o quinquennali sperimentali dell’istituto magistrale, iniziati entro l’anno scolastico 1997-1998 aventi valore di abilitazione ivi incluso il titolo di diploma di sperimentazione ad indirizzo linguistico di cui alla Circolare Ministeriale 11 febbraio 1991, n. 27.
- abilitazione all’insegnamento conseguito presso i corsi di laurea in scienze della formazione primaria
- analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente oppure
Posti di sostegno
Si partecipa con il titolo di specializzazione specifico per il grado di scuola richiesto (anche con riserva in attesa del riconoscimento).
I requisiti di accesso al secondo concorso PNRR (bando atteso per la primavera 2024)
Saranno gli stessi del primo concorso, cui si aggiunge come requisito di accesso il corso da 30 CFU, atteso in particolare da chi non ha laurea + 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022. Sarebbe previsto anche l’accesso con riserva qualora il corso da 30 CFU non fosse ancora completato.
I requisiti di accesso ai concorsi ordinari dal 2025
Per partecipare ai concorsi ordinari, sarà richiesta l’abilitazione già conseguita o conseguita con 60 crediti formativi universitari (CFU) nei nuovi percorsi di formazione, mentre per il sostegno continuerà ad essere richiesta la specializzazione.
Inoltre, continuerà ad essere requisito di accesso 3 anni di servizio nelle scuole statali negli ultimi 5 anni anche non continuativi, di cui almeno uno nella classe di concorso per la quale ci si candida.
Le prove dei concorsi della fase straordinaria
I concorsi si articoleranno in una prova scritta, una prova orale (con eventuale prova pratica per le classi di concorso che la prevedono) e la valutazione dei titoli. La prova scritta consisterà in un test a crocette, con domande su ambiti pedagogico, psicopedagogico, metodologico e l’uso didattico delle tecnologie. Durante la prova orale, i candidati dovranno dimostrare competenze nelle attività di sostegno all’alunno con disabilità, progettazione didattica e curricolare, e anche la capacità di comunicare in lingua inglese almeno al livello B2.
Per superare ciascuna prova è necessario totalizzare almeno 70 punti su 100 disponibili. La valutazione complessiva sarà data dalla somma dei punteggi ottenuti nelle prove scritte, orali e dei titoli accademici, scientifici e professionali.
Inoltre, in ottemperanza al decreto-legge 73/2021, è stata introdotta una riserva di posti del 30 percento per ciascuna regione, classe di concorso e tipologia di posto, a favore di coloro che hanno svolto 3 anni di servizio presso le scuole statali nei 10 anni precedenti. Ecco la novità
Concorso docenti procedura straordinaria, decreto firmato: corso di preparazione + simulatore con 5.000 quesiti, 95 UdA pronte all’uso. Da 150 euro
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