Daniele Novara ha offerto il suo punto di vista sul dibattito scatenato dalle affermazioni di Maurizio Carminati, presidente di Confindustria Alto Milanese, in merito alla bocciatura scolastica.
Carminati, davanti a un pubblico di oltre 200 studenti durante la 78esima assemblea di Confindustria locale, ha proposto un modello di scuola basato sulla selezione dei docenti per merito e sull’eliminazione degli studenti che non raggiungono i livelli minimi di apprendimento.
Come segnala Legnano News, Novara ha contrapposto questa visione affermando che “nel processo di apprendimento è il successo che genera successo”. Il pedagogista ha sottolineato che non esistono ricerche che dimostrino il contrario, ossia che il fallimento porti a soddisfazione o miglioramento. Secondo Novara, la scuola deve promuovere l’apprendimento con soddisfazione, non attraverso la mortificazione.
Il pedagogista ha definito la bocciatura come un modello arcaico e giudicante, non adeguato ai bisogni attuali del sistema educativo. Novara ha evidenziato l’importanza di una scuola che motivi gli studenti e che promuova un apprendimento step by step con una “valutazione evolutiva”, che metta in evidenza i progressi piuttosto che penalizzare gli errori.
Novara ha messo in luce i risultati negativi di questo modello “arcaico”, citando il basso numero di laureati in Italia, l’alta percentuale di dispersione scolastica (12%) e il fatto che tra il 20 e il 25% dei giovani non studiano né lavorano. Novara ha criticato l’idea che le bocciature possano incentivare o generare competenze, sottolineando che queste pratiche potrebbero addirittura essere controproducenti.
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