Congo, bomba esplode in chiesa durante la messa: morti e feriti

Congo, bomba esplode in chiesa durante la messa: morti e feriti

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di Alessandra Muglia

Non ci sono ancora rivendicazioni ma i sospetti si concentrano sulle Adf, un gruppo estremista che ha giurato fedelt all’Isis. L’attentato a due settimane dall’arrivo del papa Francesco nel Paese

Urla, bambini che piangono, gente a terra e un gran fuggi fuggi. Il terrore torna a insanguinare il Congo. A due settimane dall’arrivo di papa Francesco nel Paese africano, un ordigno esploso questa mattina in una chiesa gremita di fedeli durante la funzione domenicale in cui si celebravano dei battesimi. Una strage: almeno 17 i morti e oltre trenta i feriti. L’attacco terroristico, come lo ha definito un portavoce militare, avvenuto nella citt orientale di Kasindi, al confine con l’Uganda. Non ancora stato rivendicato ma i sospetti si concentrano sulle Forze democratiche alleate (Adf), un gruppo estremista che ha giurato fedelt all’Isis. Nonostante le misure di sicurezza messe in atto, la prima le indicazioni mostrano che dietro questa bomba ci sono le Adf ha riferito alla Reuters lo stesso portavoce.

???#RDC | Explosion d?un engin dans une glise #Kasindi (Nord-Kivu) ce dimanche tuant 17 personnes. Jusqu? maintenant, cette attaque n’a pas toujours t revendique. Mais le Modus operandi laisse croire qu?il s?agit du groupe ougandais des #ADF. pic.twitter.com/h55nrtiPd0

— Congo Daily (@congodaily243) January 15, 2023

Ho visto corpi di bambini a terra, ha riferito Alain Kitsa, abitante a Kasindi.
Kasindi si trova nella provincia in cui operano forze congolesi e ugandesi che insieme hanno lanciato una campagna contro le Adf. Nate nel 1995 in Uganda come formazione di ribelli e guidate da Jamil Mukulu, un ex cattolico convertito all’Islam, si sono poi radicate nelle zone orientali della confinante Repubblica democratica del Congo e nel 2019 hanno giurato fedelt all’Isis.

Kasindi si trova nella provincia del Nord Kivu, la stessa dove due anni fa, il 22 febbraio del 2021, venne ucciso l’ambasciatore italiano Luca Attanasio, insieme al carabiniere della sua scorta Vittorio Iacovacci e al loro autista Mustapha Milambo. A rendere infuocato questo territorio la presenza di numerosi gruppi armati che seminano quotidianamente morte e distruzione: si stima che nella regione siano attive circa 160 formazioni ribelli, con un totale di oltre 20 mila combattenti, in lotta soprattutto per accaparrarsi le grandi ricchezze di questo Paese, una delle nazioni pi ricche al mondo di materie prime (oro, cobalto, petrolio, manganite, cassiterite e coltan), ma con una delle popolazioni pi povere del pianeta.

15 gennaio 2023 (modifica il 15 gennaio 2023 | 15:40)

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