Consiglio dei ministri: stop all’obbligo dei vaccini per medici e infermieri, restano le mascherine

Consiglio dei ministri: stop all’obbligo dei vaccini per medici e infermieri, restano le mascherine

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di Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini Il documento prevede anche il reintegro del personale no vax. Rinvio alla fine dell’anno, invece per la riforma Cartabia. Rave party: fino a 6 anni di carcere per chi occupa edifici Stop all’obbligo dei vaccini a partire da domani primo novembre (anziché il 31 dicembre) per medici e infermieri e progressivo reintegro del personale no vax; rinvio al 30 dicembre per la riforma Cartabia. Sono le decisioni adottate dal consiglio dei ministri presieduto da Giorgia Meloni. Le mascherine invece non tornano nel cassetto, non ancora. L’obbligo di indossarle resta per tutte le strutture ospedaliere e per le residenze per anziani (Rsa). Per tutelare le persone più fragili dovranno indossarle i medici, gli infermieri e anche i visitatori. La decisione, anticipata dal Corriere, è stata presa nel corso del Consiglio dei ministri, smentendo le anticipazioni e le preoccupazioni di chi temeva lo stop all’obbligo. L’ex ministro della Salute Roberto Speranza aveva firmato la proroga fino al 31 ottobre (scade a mezzanotte, ndr), ora il successore Orazio Schillaci dovrà emettere una ordinanza analoga per impedire la decadenza del dispositivo che è stato il simbolo della pandemia. La seduta è durata un’ora e mezza. Il governo ha scelto di varare un unico decreto legge che riunisce tutti i provvedimenti già annunciati in materia di Covid, ergastolo ostativo, riforma della giustizia e anche rave party. Per chi organizza questo genere di eventi e occupa abusivamente edifici o terreni è prevista una pena fino a 6 anni di carcere, anziché i 2 attuali. Previste anche multe da 1.000 a 10.000 euro e si procede d’ufficio «se il fatto è commesso da più di 50 persone allo scopo di organizzare un raduno dal quale possa derivare un pericolo per l’ordine pubblico o la pubblica incolumità o la salute pubblica». Per quanto riguarda la conferma dell’ergastolo ostativo (il «fine pena mai» per chi non collabora con la giustizia), l’Unione delle Camere Penali ha emesso una dura nota: ritiene la norma che il governo vuole varare in contrasto con i principi stabiliti dalla Corte Costituzionale. (articolo in aggiornamento) 31 ottobre 2022 (modifica il 31 ottobre 2022 | 15:17) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-10-31 14:32:00, Il documento prevede anche il reintegro del personale no vax. Rinvio alla fine dell’anno, invece per la riforma Cartabia. Rave party: fino a 6 anni di carcere per chi occupa edifici, Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini

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