di Emanuele BuzziIl leader: un ricatto sull’inceneritore, no alla fiducia. Con il Pd dobbiamo parlare, vanno chiarite la posizioni. Letta: preferisco parlare più di ciò che ci unisce Nessuna fiducia sulla norma per gli inceneritori e un «muro» per difendere il Superbonus: Giuseppe Conte prova a pressare il governo. Una presa di posizione netta, un affondo nei confronti dell’esecutivo dopo il braccio di ferro sull’invio delle armi in Ucraina, sugli inceneritori e sulla norma per l’edilizia. Il presidente M5S difende la linea degli stellati: «Dicono spesso di noi che vogliamo far cadere il governo, inizio a pensare che qualcuno voglia spingere il Movimento 5 stelle fuori dal governo. Se questa è l’intenzione lo dicano chiaramente. Inizio ad avere dubbi che ci sia qualcuno che voglia spingere Il Movimento fuori dal governo». Il leader M5S «giustifica» il ministro della Transizione ecologica: «Non mi risulta che la norma sugli inceneritori a Roma sia stata spinta da Cingolani: lui non c’entra nulla». Conte poi mette dei paletti all’esecutivo: «Quella norma» sugli inceneritori (che bolla come «un ricatto») «non può coniugarsi alla fiducia. Su quella norma non può neppure lontanamente calare il concetto di fiducia. La fiducia la chiediamo noi, fiducia e rispetto per i cittadini». Il presidente M5S attacca anche il premier (che martedì aveva detto: «Non siamo d’accordo sul Superbonus»): «Quella di Draghi sul Superbonus non so se sia una rappresaglia: noi però siamo rimasti molto amareggiati. Non ne faccio una questione personale ma che riguarda gli 11 milioni di italiani che ci hanno votato: noi abbiamo dato l’assenso alla formazione di questo governo per avviare la transizione ecologica». La norma sugli inceneritori tocca in qualche modo i rapporti con i dem. E Conte anche in questo caso pone dei distinguo: «Gualtieri è stato mio ministro dell’Economia» e insieme «abbiamo parlato di transizione ecologica, non di inceneritori». E insiste: «Dobbiamo parlarci col Pd e capire quale sia l’orientamento: chi vuole lavorare con noi deve sapere che ci sono principi non negoziabili. Sul riarmo ha avuto un chiarimento tardivo, nel Conte II aveva sposato la transizione ecologica poi ci propone gli inceneritori. Noi non stiamo cambiando strategia. Chi lavora con noi deve chiarire quelle posizioni». A Conte risponde a stretto giro Enrico Letta: «Io, sarà per mia natura, guardo alle cose che ci uniscono e credo riusciremo a fare cose buone», dice il segretario dem. Intanto le parole del leader M5S suscitano polemiche: «Questo sarebbe il rispetto istituzionale di un ex premier?», scrive su twitter il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi. 4 maggio 2022 (modifica il 4 maggio 2022 | 21:10) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-05-04 19:11:00, Il leader: un ricatto sull’inceneritore, no alla fiducia. Con il Pd dobbiamo parlare, vanno chiarite la posizioni. Letta: preferisco parlare più di ciò che ci unisce, Emanuele Buzzi