La continuità didattica è uno dei temi più importanti nel mondo della scuola. È in arrivo il decreto ministeriale, ai sensi del decreto legge 36/2022 all’art. 45 comma 1, che stanzia, in attesa del nuovo CCNL, circa 30 milioni di euro per valorizzare i docenti che garantiscono la continuità didattica e quelli che operano in zone a rischio spopolamento o comunque difficili.
Sono due i criteri per assicurare la continuità didattica: gli insegnanti che non hanno ottenuto
mobilità, assegnazione provvisoria o utilizzazione e incarichi di insegnamento a tempo determinato nell’anno scolastico di riferimento; e che non sono sottoposti a vincoli che precludono il ricorso alla mobilità ordinaria o alle assegnazioni provvisorie e utilizzazioni.
Sul decreto ministeriale, come abbiamo già scritto, è arrivata la bocciatura del CSPI. Per l’organo tecnico consultivo del Ministero, il decreto risulta poco efficace e foriero di contraddizioni.
Bisognerà capire se il Ministero terrà conto di queste indicazioni o andrà avanti. La novità, comunque, dovrebbe partire dal 2023.
, 2022-09-05 05:45:00, La continuità didattica è uno dei temi più importanti nel mondo della scuola. È in arrivo il decreto ministeriale, ai sensi del decreto legge 36/2022 all’art. 45 comma 1, che stanzia, in attesa del nuovo CCNL, circa 30 milioni di euro per valorizzare i docenti che garantiscono la continuità didattica e quelli che operano in zone a rischio spopolamento o comunque difficili.
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