Contratti di lavoro a tempo, più facile assumere: via i vincoli fino a due anni

Contratti di lavoro a tempo, più facile assumere: via i vincoli fino a due anni

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lavoro

di Alessia Conzonato03 gen 2023

 Contratti di lavoro a tempo, più facile assumere: via i vincoli fino a due anni

Il governo intenzionato a rendere pi semplice per le aziende assumere lavoratori con contratto a tempo determinato fino a due anni. Il ministero del Lavoro starebbe, infatti, definendo i termini di un decreto legge, da discutere in consiglio dei ministri entro la fine del mese, che punter a superare le norme stabilite dal cosiddetto decreto Dignit approvato durante il primo governo Conte. Tra queste, ad esempio, c’ l’obbligo di causale anche alla sottoscrizione del primo contratto se ha una durata che supera i 12 mesi.

Le norme che introdurr il nuovo provvedimento

Fino a un massimo di 24 mesi i contratti a termine potranno essere stipulati tra azienda e dipendente senza la necessit di una causale. probabile che sar introdotta un’estensione di 12 mesi affinch tenga sempre in considerazione la contrattazione collettiva nazionale, territoriale e aziendale: ci significa che in base ad essa sar decisa la causale di un’eventuale proroga di contratto a tempo determinato. Secondo quanto riporta il Messaggero, non escluso che il provvedimento possa prevedere di definire una causale anche prima dei 24 mesi in situazioni particolari, ma andr specificato perch la regola generale sar l’assenza di vincoli per le assunzioni fino a due anni.

Cosa prevedeva il decreto Sostegni bis

Non solo Conte, anche il governo Draghi era intervenuto sul tema con il decreto Sostegni bis: oltre alle causali obbligatorie, aveva introdotto la possibilit di introdurne ulteriori, individuate dalla contrattazione collettiva, cos da allungare i contratti a termine. Erano stabilite anche le ragioni per la fine del contratto, tra cui esigenze temporanee e oggettive estranee all’ordinaria attivit, di sostituzione di altri lavoratori, di incrementi temporanei non programmabili dell’attivit ordinaria o occorrenze specifiche dei contratti collettivi. La norma, per, giunta al termine il 30 settembre 2022 e non stata rinnovata.

Alleggerimento della burograzia

Altri temi faranno parte del decreto a cui sta lavorando il ministero del Lavoro, come un allentamento dei vincoli informativi introdotti dal decreto trasparenza approvato dal precedente ministro Andrea Orlando: con il provvedimento si recepiva la direttiva europea sull’equilibrio tra attivit professionale e vita familiare, che prevede anche di fornire una serie di informazioni utili al lavoratori su diritti e doveri che conseguono alla stipula del contratto (congedi retribuiti, importo iniziale, durata delle ferie, programmazione dell’orario di lavoro, ecc…). La comunicazione deve essere fornita al dipendente in forma scritta, altrimenti l’azienda rischia una sanzione di 5 mila euro. Associazioni e consulenti da tempo lamentano questo sovraccarico burocratico, considerando ulteriori obblighi introdotti dal provvedimento senza che fossero necessari dalla direttiva Ue. Sembra ora intenzione del governo Meloni, su richiesta espressa in particolare dalla Lega, di ammorbidire tale sistema.

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