Contratto scuola 2019-21, la Uil Scuola chiede la riapertura della parte normativa

Contratto scuola 2019-21, la Uil Scuola chiede la riapertura della parte normativa

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Giuseppe D’Aprile, segretario generale della Uil Scuola Rua, ha inviato una lettera al ministero dell’Istruzione e del Merito e alla Funzione Pubblica, annunciando l’adesione del sindacato allo sciopero generale del Comparto Istruzione e Ricerca previsto per il 17 novembre.

Nel documento, emerge un dettaglio importante per la questione riguardante il rinnovo contrattuale: la richiesta di riapertura del contratto 2019/2021, specificatamente per la sua parte normativa. Come è noto, la Uil Scuola Rua non ha firmato l’ipotesi lo scorso 14 luglio.

 LETTERA

Lo sciopero del 17 novembre

Venerdì 17 novembre, 8 ore o intero turno di sciopero per tutte le lavoratrici e i lavoratori delle Regioni del Centro. Alla manifestazione di Roma in Piazza del Popolo, interverranno i segretari generali di Cgil e UIL Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri. Nella stessa giornata, inoltre, le lavoratrici e i lavoratori delle categorie del trasporto, di tutto il pubblico impiego e della conoscenza sciopereranno sempre per 8 ore o intero turno, ma su tutto il territorio nazionale. Sempre per il 17 novembre è previsto lo sciopero degli studenti in occasione della Giornata internazionale dello studente.

Le richieste dei sindacati

Salario e contratti

  • Stanziamento nella legge di bilancio 2024 di risorse adeguate per il rinnovo dei contratti per tutto il personale, stabile e precario, per rispondere alla perdita del potere di acquisto, a fronte di un’inflazione cumulata pari al 18% in tre anni.

Cancellazione del precariato

  • Stanziamento di risorse finalizzate a sanare l’annoso e ormai strutturale problema del precariato in tutti i settori del comparto Istruzione e ricerca.

Investimenti e stop alle privatizzazioni nei settori della conoscenza

  • Investimenti in tutti i nostri settori, a partire dal significativo incremento delle risorse per gli organici, il tempo scuola, la ricerca di base e il diritto allo studio, e il blocco immediato di iniziative di disinvestimento come il dimensionamento scolastico.
  • Blocco di tutte le iniziative legislative finalizzate ad una privatizzazione di pezzi del sistema pubblico di Istruzione e ricerca, a partire dalla riforma della filiera tecnica e professionale, e dalle proposte di piena parificazione del sistema pubblico e statale al sistema privato, sulla base di una malintesa libertà di scelta delle famiglie.

Blocco immediato dei progetti di autonomia differenziata

  • Stralcio dell’istruzione e della ricerca dalle 23 materie regionalizzabili previste dal DDL Calderoli per l’attuazione dell’autonomia differenziata.

Sciopero 17 novembre, Cgil e Uil critiche sulla manovra: “La nostra mobilitazione è solo il primo passo”

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