Contratto scuola, come saranno accreditati gli arretrati per il personale in servizio, le supplenze brevi e i pensionati

Al personale scolastico gli arretrati non saranno liquidati sul cedolino di dicembre, ma con emissione a parte con valuta prima di Natale, questo perché NoiPA emetterà gli stipendi di dicembre il 25 novembre con valuta sui conti correnti in data 15 dicembre.

L’emissione, quindi, avverrà, se tutto andrà bene, a ridosso del 15 dicembre con valuta probabilmente prima di Natale, così come segnala Duilio Mazzotti (Funzionario del Ministero dell’Economia e delle Finanze), gruppo FaceBook NoiPa comparto scuola.

L’anticipazione equivale al 95% di quanto previsto in base allo stanziamento effettuato per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego negli anni 2019, 2020 e 2021, che corrisponde complessivamente, per tutti i lavoratori pubblici, a regime dal primo di gennaio 2021, ad un aumento del 3,78% della massa salariale.

Gli arretrati saranno accreditati in conto corrente di tutto il personale in servizio dal 1° gennaio 2019 in proporzione al periodo di lavoro effettuato. Con la medesima emissione, gli arretrati saranno liquidati al personale collocato a riposo e anche al personale a tempo determinato (si intendono coloro che hanno avuto supplenza al 31 agosto/30 giugno negli anni considerati, anche se non hanno preso servizio nel corrente anno scolastico).

Mazzotti, poi, sottolinea come sia importante che il conto corrente presente su NoiPA sia attivo, specie per chi è in pensione. Nel caso fossero cambiato le coordinate possono essere variate direttamente dai dipendenti, dalle segreterie scolastiche oppure dalla Ragioneria Territorale dello Stato competente per territorio. In caso di variazione, tener presente che il conto corrente deve essere intestato al dipendente e non ad altre persone altrimenti il bonifico viene stornato automaticamente dagli Istituti Bancari.

NoiPa paga gli arretrati a partire dall’importo minimo di un euro.

Per i supplenti brevi (per supplenza breve si intende supplenza su malattia, maternità o covid), se guardiamo al precedente contratto del 2018, il pagamento degli arretrati è avvenuto sei mesi dopo la liquidazione rispetto al personale in servizio in quanto il Ministero dell’Istruzione deve mettere a disposizione i fondi nei capitoli dedicati. Quanto affermato si basa sulle precedenti applicazioni dei contratti collettivi nazionali di lavoro. Se dovessero intervenire variazioni – in relazione al fatto che i pagamenti dovranno essere effettuati in velocità e con poco tempo a disposizione – daremo opportuna notizia.

I calcoli degli arretrati sono stati effettuati ad aliquota media presunta fino al 31 dicembre 2021 e ad aliquota massima presunta per l’anno 2022.

Saranno rivalutate negli arretrati anche le eventuali ore eccedenti (istituzionali, su spezzoni di cattedra o alternative alla religione cattolica) effettuate dal 2019 in poi.

Saranno rivalutati successivamente i Trattamenti di Fine Rapporto o di fine servizio erogati dall’INPS, saranno rideterminati i trattamenti pensionistici e le Scuole dovranno riemettere i decreti per rivalutare l’indennità di mancato preavviso per il personale dispensato o deceduto.

Si specifica che gli arretrati non spettano per i periodi aspettativa o sospensione dal lavoro. Nel caso di fruizione dell’indennità per congedo biennale per assistenza a portatore di handicap, la determinazione degli arretrati è più complessa ed è probabile che NoiPA elabori parzialmente questa tipologia di dipendenti.

Dopo l’accordo economico, la trattativa proseguirà nelle prossime settimane per giungere quanto prima, presumibilmente subito dopo l’approvazione della legge di bilancio 2023, alla sottoscrizione del nuovo CCNL che comprenderà, oltre il residuo del 5% degli incrementi economici del triennio 2019-2021, le parti che non sono state prese in alcun modo in considerazione dall’accordo sottoscritto, quali le modifiche sulla parte normativa e giuridica, con particolare riferimento alle nuove figure professionali e agli ordinamenti professionali

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