di Viviana Mazza
La seconda sconfitta viene da una corte d’appello di Atlanta: i giudici sono orientati a respingere la richiesta di nominare un consulente speciale indipendente per l’esame del sequestro dei documenti top secret a Mar-A-Lago
Dalla nostra corrispondente
New York – Due sconfitte giudiziarie per Trump. La prima riguarda le dichiarazioni dei redditi che l’ex presidente ha cercato finora di non rendere pubbliche. La Corte suprema ha deciso, invece, che quei documenti dovranno essere consegnati dal dipartimento del Tesoro alla Commissione della Camera che da quattro anni tenta di avervi accesso. Congelando temporaneamente la loro consegna con una decisione dello scorso 1° novembre, la Corte aveva offerto una temporanea vittoria all’ex presidente che ha definito le indagini nei suoi confronti una “caccia alle streghe” e ha cercato di fatto di rallentarne lo svolgimento.
Ogni presidente nell’arco degli ultimi quarant’anni ha reso pubbliche le tasse prima di correre per la presidenza, tranne Trump. Alla fine i giudici, per la maggior parte conservatori e tre dei quali eletti dallo stesso Trump, hanno deciso che le sue dichiarazioni dei redditi dal 2013 al 2018 vanno consegnate. Inizia ora un contro alla rovescia: la commissione “Ways and Means” (che si occupa dell’impiego di fondi della Camera) ha infatti tempo fino al 3 gennaio per esaminare i file, che riceverà lunedì prossimo, dopodiché la nuova Camera a maggioranza repubblicana appena eletta nelle elezioni di midterm si insedierà e certamente chiuderà il caso. Sei settimane, piene di festività, forse non bastano. Ma anche se non riescono a completare le indagini, i democratici potrebbero adesso rendere pubbliche le informazioni sulle tasse di Trump. È una decisione che spetta al presidente della Commissione, e secondo molti è il vero motivo dietro la richiesta.
La seconda sconfitta per Trump viene da una corte d’appello di Atlanta che doveva decidere sulla presunta violazione dei suoi diritti da parte del dipartimento di Giustizia, quando sono stati requisiti i documenti top secret da lui prelevati dalla Casa Bianca e portati in Florida. Tutti e tre i giudici della corte d’appello (tre repubblicani, due dei quali nominati dallo stesso Trump) sembravano orientati a respingere la decisione della magistrata Aileen Cannon, che a settembre aveva accettato la sua richiesta di nominare un consulente speciale indipendente (special master) per l’esame del sequestro. I giudici in appello hanno respinto anche l’uso della parola “raid” da parte degli avvocati dell’ex presidente, e hanno sottolineato che non è colpa delle autorità se documenti personali dell’ex presidente sono stati prelevati, poiché è stato lui a mischiarli con quelli prelevati alla Casa Bianca. Trump, che si è candidato nuovamente alla Casa Bianca per il 2024, è coinvolto in molteplici indagini. Ecco cosa aspettarsi nelle prossime settimane:
• Il ministro della Giustizia Merrick Garland ha nominato un procuratore speciale, Jack Smith, per sovrintendere alle indagini sui documenti sequestrati a Mar-a-Lago come pure sui tentativi di sovvertire l’esito delle elezioni del 2020, e indicare se ritiene legittima una incriminazione dell’ex presidente.
• La Commissione della Camera sul 6 gennaio si prepara a pubblicare un rapporto finale, con un migliaio di trascrizioni di testimonianze che potrebbero contenere nuove prove.
• L’impero di Trump è sotto indagine da parte della procura di New York.
• Un procuratore distrettuale di Atlanta sta esaminando il tentativo di sovvertire l’esito delle elezioni nello stato della Georgia, chiamando a testimoniare alleati dell’ex presidente, ultimo dei quali il senatore Lindsey Graham.
Non è la prima volta che Trump si trova in guai simili: dopo due impeachment e una indagine del procuratore speciale Robert Mueller nel 2017, è chiaro che è abituato a trasformare gli attacchi contro di lui in mezzi per mobilitare la sua base.
23 novembre 2022 (modifica il 23 novembre 2022 | 08:48)
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, 2022-11-23 08:09:00, La seconda sconfitta viene da una corte d’appello di Atlanta: i giudici sono orientati a respingere la richiesta di nominare un consulente speciale indipendente per l’esame del sequestro dei documenti top secret a Mar-A-Lago, Viviana Mazza