I diplomatici italiani e francesi hanno lavorato per tutta la domenica per preparare il nuovo contatto. Il capo dello Stato non è entrato nel merito del problema: non spetta a lui dare suggerimenti «tecnici» sulle decisioni da prendere I diplomatici di Roma e Parigi ci hanno lavorato per tutta la domenica. Finché nella prima mattina di oggi, su decisione congiunta dell’Eliseo e del Quirinale, è avvenuto un nuovo contatto tra Sergio Mattarella ed Emmanuel Macron . Per riaffermare, insieme, «la grande importanza della relazione tra i due Paesi». E far sapere che hanno «condiviso la necessità che vengano poste in atto condizioni di piena collaborazione in ogni settore, sia in ambito bilaterale sia dell’Unione Europea». Un passo importante, che i due interlocutori hanno voluto compiere per disintossicare il clima, a poche ore dal Consiglio europeo messo in calendario per oggi. Una telefonata provvidenziale, che nelle intenzioni di entrambi i presidenti dovrebbe aiutare la piena ricucitura dei rapporti, divenuti tesissimi dopo la frattura determinatasi sul caso della nave Ocean Viking. Naturalmente il capo dello Stato italiano, dato il suo ruolo di garanzia e non esecutivo (che ha invece il collega francese), non è entrato nel merito del problema. Non spetta a lui, insomma, dare suggerimenti «tecnici» sulle decisioni da prendere per quanto riguarda l’apertura dei porti, la gestione degli sbarchi e soprattutto il ricollocamento dei migranti. La Francia, nelle ore più calde dello scontro, ha annunciato di non voler più accogliere i nordafricani che giungono sulle nostre coste, tentando di coinvolgere nella minaccia altre Nazioni della Ue, la Germania in primo luogo. E l’Italia, in particolare per bocca del ministro leghista Salvini, si era esercitata in proclami muscolari, sostenendo che Roma aveva «piegato» Parigi. Toni bellicosi e aspri da ambo le parti e che, dopo la telefonata tra Macron e Mattarella, dovrebbero auspicabilmente cessare. 14 novembre 2022 (modifica il 14 novembre 2022 | 10:33) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-11-14 09:18:00, I diplomatici italiani e francesi hanno lavorato per tutta la domenica per preparare il nuovo contatto. Il capo dello Stato non è entrato nel merito del problema: non spetta a lui dare suggerimenti «tecnici» sulle decisioni da prendere, Marzio Breda