Cospito, condizioni non allarmanti. Il piano Omega per il ricovero

Cospito, condizioni non allarmanti. Il piano Omega per il ricovero

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di Cesare GiuzziPronti scorta e reparto ospedaliero in caso di trasferimento. I sanitari: Bench il paziente sia sottopeso dopo un forte e rapido dimagrimento, i parametri restano all’interno dei limiti. Sabotaggio nell’Alessandrino La scorta pronta a partire ventiquattro ore su ventiquattro. La bonifica del percorso affidata pochi minuti prima a polizia o carabinieri. E poi due auto della penitenziaria e un’ambulanza del 118 che lasciano il carcere di Opera diretti verso l’ospedale San Paolo. Otto chilometri, una decina di minuti a sirene spiegate per attraversare la periferia sud di Milano. In gergo lo chiamano Piano omega il trasferimento di un detenuto al 41 bis dal carcere al ricovero ospedaliero. quasi una routine, bench nelle pi elevate misure di sicurezza. Venne attivato anche per Riina e Provenzano. E oggi il piano Omega potrebbe essere la soluzione nell’immediato all’impasse del caso Cospito, l’anarchico arrivato ormai al giorno 110 di sciopero della fame. Le sue condizioni vengono definite non allarmanti e i magistrati del Tribunale di sorveglianza, diretto da Giovanna Di Rosa, sono in costante contatto con i medici. Pi volte al giorno i sanitari verificano i parametri vitali: peso, pressione e l’esame del sangue ogni mattina per stabilire i valori degli elettroliti. Bench il paziente sia sottopeso dopo un forte e rapido dimagrimento, i parametri restano all’interno dei limiti. Cospito ancora compatibile con la detenzione, bench all’interno del Sai (Servizio assistenza intensificata) di Opera. Si muove, cammina, parla, appare lucido. Assume solo liquidi, zucchero e sale. Nonostante la dichiarazione firmata da Cospito nella quale dice di non voler essere alimentato in maniera forzata, in caso di mancamento, malore o pi grave patologia, i medici farebbero scattare il trasferimento in ospedale (che ha stanze per il 41 bis) e procederebbero alle cure salvavita. Compresa l’alimentazione forzata. Si attiverebbe d’ufficio la procedura del Trattamento sanitario obbligatorio (Tso), come accaduto con altri detenuti per gesti autolesivi o rifiuto delle cure: Lo Stato ha il dovere di tutelare la vita del detenuto, anche contro la sua volont. Mentre la tensione politica non cala, si moltiplicano le proteste del mondo anarchico: sabotati alcuni ripetitori nell’Alessandrino al confine con la Liguria e scritte su un treno del metr a Milano. Ma l’attenzione degli investigatori, oltre che sul fronte sempre caldo delle piazze, si sta concentrando sul mondo carcerario. Al momento non sono emerse saldature tra l’anarchico e i boss reclusi. Ma c’ curiosit e speranza dai capimafia condannati perch la battaglia di Cospito arrivi all’obiettivo: abolire il carcere duro e soprattutto l’ergastolo ostativo, il 4bis dell’ordinamento penitenziario, che esclude ogni beneficio per i detenuti. A Opera la battaglia ancora pi sentita di quella contro il carcere duro. Ma all’interno non ci sono state iniziative di solidariet a Cospito, come la battitura delle sbarre. N i familiari dei reclusi hanno dato sostegno, o particolare pubblicit, alle manifestazioni di questi giorni degli anarchici. 6 febbraio 2023 (modifica il 6 febbraio 2023 | 23:16) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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