Donzelli accusa il Pd e scoppia la bufera alla Camera: Ha in mano carte riservate?

Donzelli accusa il Pd e scoppia la bufera alla Camera: Ha in mano carte riservate?

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di Virginia PiccolilloIl big di FdI: L’anarchico parlava con i mafiosi e ha incontrato anche quattro dem. Siete davvero con lo Stato? La replica: Affermazioni gravissime Sale la tensione sul caso di Alfredo Cospito. E infiamma Montecitorio. Con Giovanni Donzelli (FdI) che attacca quattro deputati dem per essere stati in carcere a incoraggiare l’anarchico che digiuna contro il 41 bis, mentre lo stesso Cospito parlava con esponenti della criminalit: Siete con lo Stato o con i terroristi?, chiede ai dem in Aula. E il Pd che lo accusa di aver diffuso carte riservate, chiede l’intervento del presidente della Camera Fontana, e un chiarimento al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che oggi riferir alla Camera. E con il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari che adombra: Qualcuno parlava di un’ipotesi di accordo per l’allentamento del carcere duro ai mafiosi. Il primo provvedimento del governo Meloni stata la conferma del carcere ostativo e a distanza di pochi mesi ci ritroviamo il caso Cospito che riaccende il dibattito sull’allentamento del 41 bis a lui e quindi anche a gli altri, mafiosi compresi. Tutto iniziato in aula alla Camera. Donzelli, definendo l’anarchico un influencer che sta utilizzando la mafia per far cedere lo Stato sul 41 bis riferisce colloqui tra l’anarchico e un camorrista e poi con il killer della ’ndragheta Francesco Presta: Presta lo esortava: “vai avanti”. Cospito rispondeva: “fuori non si stanno muovendo solo gli anarchici ma anche altre associazioni. Ora vediamo che succede a Roma”. E il boss: “sarebbe importante che si arrivasse a livello europeo e magari ci levassero l’ergastolo ostativo”. Ancora Donzelli: Mentre parlava con i mafiosi il 12 gennaio ha incontrato i parlamentari pd Serracchiani, Verini, Lai e Orlando che andavano a incoraggiarlo. Replica l’ex Guardasigilli: la prima volta in questa Aula che un parlamentare che visita un carcere associato ai reati commessi dai detenuti. Quando siamo andati a visitarlo non potevamo sapere che conversazione avesse avuto. grave la diffusione di notizie che sono nell’interesse della sicurezza generale e riservate. Se il boss Messina Denaro facesse lo sciopero della fame si porrebbe la questione umana anche per lui. Nel Pd protestano in tanti. Ne risponder in tutte le sedi, dice Debora Serracchiani. Nordio chiarisca. Donzelli si dimetta chiede Giuseppe Provenzano. Anche per Avs e Terzo polo, Donzelli ha diffuso carte riservate. Non le ho prese al Copasir, replica lui. E il sottosegretario Delmastro, di FdI, conferma: Nulla di secretato, mi ha fatto delle domande e ho risposto, come avrei fatto con qualsiasi deputato. Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, convoca il Giur d’onore: stato leso il rispetto reciproco. E Nordio chiede al capo di gabinetto di ricostruire l’accaduto. Domani informativa alla Camera del ministro degli Esteri Antonio Tajani e quello dell’Interno, Matteo Piantedosi. Con loro ieri Nordio ha difeso il diritto-dovere dei parlamentari di visitare i detenuti, ha assicurato che la salute di Cospito garantita , ma che la legge uguale per tutti: Che uno sia anarchico o mafioso lo stesso. Se si cede con Cospito, non si vede perch non si dovrebbe farlo con Messina Denaro se digiunasse, aggiunge Piantedosi. Lo Stato sotto attacco da un’internazionale anarchica, si rischia una saldatura con altre frange, avvisa Tajani. 31 gennaio 2023 (modifica il 1 febbraio 2023 | 08:57) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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