di Redazione Politica Il ministro sul caso dell’anarchico: siamo tenuti ad aspettare la pronuncia della Cassazione, ma di fronte alla violenza non si tratta. L’ondata di gesti vandalici prova che il legame tra il detenuto e i suoi compagni rimane La magistratura assolutamente sovrana, il ministero non pu intervenire. Noi siamo tenuti ad aspettare la pronuncia della Cassazione. Guai se il ministero influenzasse i loro pareri. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio nel corso di una conferenza stampa nella sala polifunzionale di palazzo Chigi parlando della posizione del leader anarchico Alfredo Cospito al 41 bis. Il Guardasigilli poi ha aggiunto: Di fronte alla violenza non si tratta. L’ondata di gesti vandalici prova che il legame tra il detenuto e i suoi compagni rimane e tenderebbe a giustificare il mantenimento del 41 bis.E ha aggiunto: Non e’ possibile cambiare le condizioni detenzioni in base allo sciopero della fame perche’ se accedessimo a questa interpretazione ci troveremmo davanti le centinaia di mafiosi al 41 bis che attuando questa forma di protesta metterebbero lo Stato nelle condizioni di decidere come avremmo ipoteticamente fatto nei confronti di Alfredo Cospito. In merito al trasferimento di Cospito nel carcere di Opera, Nordio ha assicurato che non c’ minimo cedimento dello Stato, ma il riconoscimento che una cosa la doverosa espiazione della pena ma altro l’assoluta tutela della salute. Tutela della salute che principio sacro e inderogabile. Poi intervenuto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: Noi siamo assolutamente non condizionati da quelle che sono le vicende della gestione del detenuto Cospito, non ci faremo condizionare dai fatti, il percorso del 41 bis proceder come deve. I fatti di questi giorni hanno imposto una riflessione sulla sicurezza pubblica ha aggiunto faremo le nostre valutazioni con serenit, non che c’ una minaccia terroristica dietro l’angolo. Alfredo Cospito stato trasferito per sicurezza sanitaria ma non cambia il suo regime carcerario, la scelta del trasferimento stata fatta perch Opera ha una struttura sanitaria forse la pi efficiente in Italia, ma il 41 bis non cambia la precisazione del vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Usando la forza della legge stiamo rispondendo a chi usa la violenza delle molotov e degli attentati, a dimostrazione che lo Stato, con la forza della legge, non si piega alle minacce ed ai ricatti dei violenti di qualsiasi gruppo facciano parte. Gli ultimi 40 giorni sono stati segnati da attacchi pi o meno gravi contro sedi diplomatiche e contro funzionari diplomatici. Abbiamo dato l’allerta immediata alzando le misure di sicurezza, aumentando il numero del contingente dei Carabinieri all’estero e chiedendo la collaborazione con le forze dell’ordine dei paesi che ospitano le sedi diplomatiche. La Farnesina impegnata a tutelare le sedi diplomatiche in tutto il mondo. Da inizio di dicembre, ha elencato Tajani, c’ stato un crescendo di attacchi terroristici o solo dimostrativi contro il personale dello stato e questo odioso perch si tratta di servitori dello Stato che sono stati minacciati e sedi in territorio italiano anche se all’estero. Il primo attentato e forse il pi grave c’ stato il 2 dicembre contro la vettura del consigliere dell’ambasciata di Atene Susanna Schlein, si rischiato veramente una strage ed stata evitata solo perch non esplosa la seconda molotov, poteva saltare tutta la palazzina perch l’auto era vicina all’impianto del gas. Atti vandalici contro sedi diplomatiche sono cominciati tra fine novembre e dicembre a La Paz, Lugano, Atene, Santiago del Cile, Barcellone, Buenos aire, Basilea, Stoccarda, Porto Alegre, Madrird, Berlino fino a ieri a La Plata 31 gennaio 2023 (modifica il 31 gennaio 2023 | 12:10) © RIPRODUZIONE RISERVATA