di Monica GuerzoniI parlamentari respingono gli attacchi: A Cospito non demmo corda Sassari, 12 gennaio. Quattro parlamentari del Pd varcano la soglia del carcere di Bancali per verificare le condizioni di salute di Alfredo Cospito e scambiano qualche parola con altri tre detenuti al 41 bis. Contro quella visita si scagliato alla Camera il vicepresidente del Copasir, Giovanni Donzelli e da ieri, complice una ricostruzione del Fatto Quotidiano, il sopralluogo di Andrea Orlando, Debora Serracchiani, Walter Verini e Silvio Lai nel penitenziario sardo al centro del nuovo scontro tra Fratelli d’Italia e Pd. Carte bollate, contro manganellate. I meloniani accusano i dem di aver obbedito al leader anarchico e gli esponenti del Pd annunciano che dovranno risponderne in tutte le sedi. Il capogruppo Tommaso Foti scrive che Cospito avrebbe indirizzato i parlamentari a parlare con tre mafiosi suoi vicini di cella, l’artificiere della mafia Pietro Rampulla, il killer di ‘ndrangheta Francesco Presta e il camorrista Francesco Di Maio. Una insinuazione pesantissima, rilanciata attraverso note-fotocopia da diversi parlamentari di FdI. Per fare chiarezza bisogna chiamare uno per uno i quattro parlamentari del Pd. Indignati, offesi e determinati a spiegare che a Sassari loro hanno parlato con tutti. Ecco la ricostruzione di Andrea Orlando: Abbiamo ascoltato la direttrice, i medici, i detenuti al 41 bis e quelli comuni. E con Cospito, cosa vi siete detti? ”Siamo venuti a vedere come stai e come funziona il 41bis”, ma non gli abbiamo dato corda. Non avete parlato con i mafiosi perch indirizzati dall’anarchico? falso, a Cospito io ho detto “ce ne frega poco di sentire i tuoi proclami”. Passando davanti alle celle era impossibile non vedere gli altri detenuti del passeggio, ma non era certo una condizione. Dei tre che vi chiamavano dallo spioncino, lei da chi si fermato? Non ricordo i nomi, ma non si pu parlare con Cospito senza farlo anche con gli altri. Il senatore di FdI Gianni Berrino sostiene che, appena uscito dal carcere, Orlando abbia lanciato un tweet per chiedere di revocare il 41bis a Cospito e l’ex ministro smentisce: Quel tweet era del 7 gennaio, della revoca ho poi parlato al Manifesto. L non c’ un centro clinico e ritenevo giusto salvare Cospito . Il 41 bis va abolito? No, uno strumento essenziale per il contrasto alla mafia. Serracchiani concorda e racconta: A Sassari ci sono quattro compound da quattro celle ciascuna, sullo stesso corridoio. Noi non abbiamo chiesto un colloquio seduti, n siamo entrati in cella. Cosa vi ha detto Cospito? ”Parlate anche con gli altri”, ma noi lo stavamo gi facendo. Io ho parlato con un anziano senza denti, Rampulla. Mi ha detto che al 41bis da 30 anni e da troppo tempo non vede la famiglia. Per Verini solo un polverone ignobile per coprire il caso Donzelli-Delmastro. Ulteriori dettagli li ricorda il dem sassarese Silvio Lai, che era gi andato da Cospito a dicembre: I detenuti ti chiamano, ti tendono la mano. Non stai mai da solo con loro, sei guardie ci seguivano. Lei con chi ha parlato? Col vicino di cella di Cospito, credo Presta. Quando vai in carcere parli con tutti, ci si limita a chiedere dello stato di salute e delle condizioni del carcere. Nient’altro? No, non puoi affrontare questioni giudiziarie. Cospito deve restare al 41bis? Il dubbio, essendo il primo caso di applicazione a una figura del mondo anarchico, se sia lo strumento pi adeguato per evitare il contatto esterno. 2 febbraio 2023 (modifica il 2 febbraio 2023 | 23:28) © RIPRODUZIONE RISERVATA