Noi due  in treno, ci accomunava la paura dellaereo

Noi due in treno, ci accomunava la paura dellaereo

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di Renato Franco

I ricordi dell’attore: Penso di poter dire di essere stato l’unico ad averlo visto piangere. Avevamo entrambi paura dell’aereo. All’inizio fui io a raccomandarlo

Il primo ricordo?
Io e lui che prendiamo il vagone letto per andare da Roma a Milano. Succedeva ogni settimana per Alle 7 della sera , il programma che andava in onda sul secondo canale. All’epoca non c’era l’alta velocit e tutti e due avevamo paura dell’aereo. Christian De Sica e Maurizio Costanzo: una fobia e diversi progetti in comune.

Strano ma vero: non fu lui a scoprirla.
Fu il contrario, ero io all’inizio che lo raccomandavo.

Come vi siete conosciuti?
In Rai. Io andai a fare uno spettacolo poverissimo, da solo in scena, cantavo e raccontavo aneddoti. Lui mi vide e mi chiam per una trasmissione.

Alle 7 della sera.
Aveva le idee chiare. Mi disse: tu farai il presentatore, ma non cercare di fare il simpatico, il bonario, il democratico, perch tu hai la faccia da figlio di pap, o meglio hai la faccia da stronzo… Quindi devi fare lo stronzo; devi parlare affettato, con il birignao, vestire in maniera fan, con i capelli tirati all’indietro e vedrai che pian piano la gente dir: ma chi questo stronzo? Ecco cos ti noteranno.

Era il 1974, Bont loro arriv due anni dopo.
Si stava affermando come giornalista ma non aveva ancora fatto niente di importante, tant’ che quando feci il film di Duccio Tessari La madama proposi Maurizio tra gli sceneggiatori.

Era cinico come sembrava?
Era ironico, aveva quell’umorismo cinico che piace a me. Ma era anche facciata. Ricordo che nel 2006 mi chiam per uno spettacolo scritto con Enrico Vaime, Parlami di me. Alla prima Maurizio venne dietro le quinte e ci disse: non abbiate paura perch stasera ci stanno tanti figli di buona donna che sperano che voi sbagliate per poter dire che lo spettacolo brutto. Fregatevene. Lo spettacolo ebbe un tale successo che ci fu una standing ovation. Io e Maurizio ci siamo abbracciati nel backstage e lui piangeva. Credo di poter essere l’unico a poter dire di aver visto Maurizio piangere.

Era un intervistatore fenomenale…
Era davvero un personaggio curioso, contemporaneamente ti metteva a tuo agio ma ti faceva stare sulle spine.

Oltre al lavoro avevate modo di vedervi?
Poco, lui era sempre dietro a mille progetti. Ci siamo visti diverse volte a casa sua quando abbiamo scritto Parlami di me. La cosa che mi colp che mangiava sempre tramezzini, pizzette, niente di cucinato. Arrivava tutta roba dal bar, non ho mai visto una pasta o un risotto….

L’ultimo incontro?
Proprio all’ultima puntata del suo Costanzo Show. Ne conservo un’immagine felice, mi fece raccontare tanti aneddoti e rideva come un matto. Mi porto dietro un bel ricordo insieme alla tartarughina che regalava sempre a tutti gli ospiti.

26 febbraio 2023 (modifica il 26 febbraio 2023 | 07:27)

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