Cotti in Fragranza e gli altri Ambasciatori dell’Economia civile

Cotti in Fragranza e gli altri Ambasciatori dell’Economia civile

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di Jacopo Storni

Torna sul tema «In buona compagnia», il Festival Nazionale dell’Economia Civile a Firenze: i premi a «Cotti in Fragranza», ad Allenamente e a tre imprese e cooperative sociali. Becchetti: «Sono gli esempi di come si può fare impresa pensando al bene comune»

Sono diventati criminali a 13 anni. Rapine, furto, spaccio, risse, aggressioni. Quando sono diventati imputabili, all’età di 14 anni, sono stati arrestati. Hanno passato l’adolescenza dietro le sbarre. Oggi, dieci anni dopo, sono fuori. Ivan fa il cuoco nel ristorante di un albergo 5 stelle sul lago di Como; Andrea sforna dolci in una rinomata pasticceria di Palermo; Giorgio è nella cucina di un agriturismo siciliano; Angelo è pizzaiolo.

Ragazzi smarriti sulla strada della delinquenza, che poi hanno ritrovato senso e valore della vita e oggi hanno una loro professione. Succede a Palermo grazie alla cooperativa sociale Rigenerazioni, che nel carcere minorile Malaspina del capoluogo siciliano ha aperto una pasticceria che fabbrica biscotti per tutta Europa attraverso il laboratorio «Cotti in fragranza» e impiega quattro giovani detenuti. Grazie a questa opportunità, i ragazzi imparano un mestiere, lo stesso che molti di loro continuano a svolgere quando escono di prigione. Un’impresa civile che sforna ogni anno 5mila chili di biscotti e 3mila chili fra panettoni e colombe.

Per tutto questo la cooperativa Rigenerazioni verrà insignita del titolo di Ambasciatore di Economia civile nell’ambito della quarta edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile, in programma a Firenze dal 16 al 18 settembre. Il tema di quest’anno è «In buona compagnia. Per cercare, ricostruire, fare pace». Tre giorni per mettere al centro una nuova economia per il Paese, dove la teoria economica del mercato non può più reggersi esclusivamente sul profitto, ma deve avere al centro i principi di reciprocità, fraternità, ambiente. Un’alternativa alla mera visione capitalistica per salvare il nostro mondo sempre più sconvolto da guerre, carestie, crisi energetiche.

Cambiare si può, fare business alternativo si può. Ne sono un esempio le altre quattro aziende o cooperative selezionate per diventare Ambasciatori: tra queste c’è Allenamente, centro di apprendimento a Firenze che accoglie bambini e ragazzi con disturbo dello spettro autistico, bisogni educativi speciali, disordini dello sviluppo, difficoltà emotive e comportamentali e disturbi specifici dell’apprendimento. Storie di rinascita. Come quella di Alessio, bocciato per due anni di fila per disturbi dell’apprendimento. Uno choc, per lui, poi la svolta. E così, dopo un capillare percorso di accompagnamento, ha trovato la sua strada e oggi fa l’allenatore di pallavolo. Oppure Lorenzo, affetto autismo, seguito per dieci anni da Allenamente e oggi, dopo mille difficoltà, dipendente di un Comune nell’hinterland fiorentino dove lavora nell’archivio delle cartelle dei dipendenti: «Lavoro e sono felice», spiega. E non bisogna aggiungere altro.

La resilienza

Ambasciatore anche la Stanzani Spa, da 40 anni impegnata nella progettazione, realizzazione e manutenzione di impianti tecnologici e di refrigerazione industriale. Non solo impianti eco sostenibili, ma investimenti per il benessere dei dipendenti con percorsi psicoterapeutici, corsi di yoga genitori-figli, laboratori linguistici o legati ai giochi da tavolo. E ancora Progesto, realtà giovane e dinamica composta da persone qualificate e specializzate nel settore dell’ingegneria della sicurezza. Nasce dall’esigenza delle aziende del territorio di implementare un nuovo approccio di progettazione e realizzazione di prodotto incentrato sulla sicurezza.

L’elenco dei 5 premiandi si chiude con Mir, sartoria-atelier nata nel 2013 nel cuore di Orvieto, che accoglie soggetti svantaggiati creando prodotti tessili orientati al recupero delle lavorazioni artigianali. «Queste realtà imprenditoriali – spiega il direttore del Festival, Leonardo Becchetti – offrono un grande esempio di resilienza alle tre crisi che stiamo affrontando oggi, ovvero pandemia, guerra e crisi energetica. La vera sfida di oggi, per le aziende e per l’economia, è quella di vedere il tempo non tanto come una successione di istanti di emergenza, ma come investimento sul futuro. Un esempio? Ci sono aziende che dieci anni fa sono diventate autonome energeticamente investendo in fonti rinnovabili e oggi non soffrono la crisi del gas».

Il messaggio è semplice e provocatorio: se tutte le aziende facessero economia civile, forse oggi non ci troveremmo in una situazione così drammatica. Tre giorni, quelli del Festival, per discutere anche dell’attenzione all’ambiente non solo vista come rispetto della natura contro spreco e inquinamento, ma di un nuovo modo di organizzare lavoro, relazioni, comunicazione. Nella straordinaria cornice di Palazzo Vecchio si alterneranno tanti ospiti tra cui i ministri Elena Bonetti ed Enrico Giovannini, la ministra togolese Myriam Dossou D’Almeida, il cardinale Matteo Maria Zuppi, l’economista Jeffrey Sachs e la scrittrice e politica Luciana Castellina. Nato da un’idea di Federcasse (l’Associazione Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali, Casse Raiffeisen) che lo promuove insieme a Confcooperative, organizzato e progettato con NeXt (Nuova Economia Per Tutti) e Sec (Scuola di Economia Civile) e con il contributo di Fondosviluppo, il Festival vuole poter dare risposte nuove e concrete alla domanda di «senso del vivere» che le persone si pongono rispetto al proprio ben-essere, al lavoro ed alla qualità di vita.

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12 settembre 2022 (modifica il 12 settembre 2022 | 23:17)

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, 2022-09-12 21:22:00, Torna sul tema «In buona compagnia», il Festival Nazionale dell’Economia Civile a Firenze: i premi a «Cotti in Fragranza», ad Allenamente e a tre imprese e cooperative sociali. Becchetti: «Sono gli esempi di come si può fare impresa pensando al bene comune», Jacopo Storni

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