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Da settembre lo studio di EuCARE. Sotto la lente anche l’impatto psicologico delle restrizioni e l’eventuale perdita di apprendimento a esse associata
di Redazione Scuola
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Partirà da settembre lo studio di EuCARE sull’impatto del Covid-19 nelle scuole. Il progetto la scorsa primavera ha visto la sua fase pilota, coinvolgendo scuole in Italia e all’estero, analizzerà la diffusione del Covid nelle aule, le conseguenze, i rimedi, e le possibili nuove soluzioni. «Questo studio si propone diversi obiettivi – sottolinea Francesca Incardona, coordinatrice di EuCARE – Anzitutto, vuole identificare l’effettivo percorso del contagio negli istituti ovvero se avviene dentro o se arriva dall’esterno; in secondo luogo, comprendere l’efficacia reale delle misure di contenimento quali mascherine, distanziamento, aerazione ecc. Inoltre vogliamo valutare l’utilizzo di una misura che sembra essere molto efficace e poco invasiva, lo screening salivare con il Metodo Lolli. A questi elementi si aggiunge lo studio dell’impatto psicologico delle restrizioni e l’eventuale perdita di apprendimento ad esse associata. Saranno coinvolti direttamente alunni e insegnanti con la partecipazione di un’associazione studentesca europea, Obessu, nella stesura del protocollo scientifico insieme a virologi, medici, epidemiologi e statistici di fama internazionale».
Il “Lolli-Methode”
Il “Lolli-Methode” è stato disegnato dall’Università di Colonia ed è stato implementato in circa 3700 scuole in Germania e in 400 scuole in Messico. È preciso, non invasivo e poco costoso. Nella prima fase i tamponi salivari di un’intera classe vengono analizzati tutti insieme con un test Pcr. Se il risultato è negativo significa che non ci sono positivi, se invece è positivo, almeno uno degli alunni è positivo, così il giorno dopo si passa alla seconda fase: i tamponi salivari vengono analizzati singolarmente e vengono individuati i positivi. L’efficacia del Lolli-Methode nel prevenire e/o ridurre l’entità di focolai da Covid-19 viene valutata con un trial randomizzato confrontando i contagi nelle classi che saranno assegnate al Lolli-Methode (“gruppo intervento”) con quelli individuati nelle classi che proseguiranno il tracciamento secondo le regole standard (“gruppo controllo”). «Il fine ultimo dello studio è quello di individuare un metodo efficace e sostenibile che permetta agli studenti di continuare ad andare a scuola senza interrompere la didattica in presenza, godendo al massimo della socialità necessaria e al tempo stesso di ridurre la paura di contagio – spiega Francesca Incardona – Solo uno studio scientifico su dati reali, disegnato appositamente per investigare rischi e benefici delle misure di prevenzione può rispondere ai quesiti ancora rimasti aperti».
, 2022-06-02 14:04:00, Da settembre lo studio di EuCARE. Sotto la lente anche l’impatto psicologico delle restrizioni e l’eventuale perdita di apprendimento a esse associata, di Redazione Scuola