Le donne in gravidanza che non si vaccinano contro il Covid fanno bene o male?

Le donne in gravidanza che non si vaccinano contro il Covid fanno bene o male?

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di Silvia Turin

Il New York Times le chiama le vittime nascoste della pandemia: il coronavirus modifica la capacit della placenta di trasportare il nutrimento al feto e nelle donne il ventre ingrossato altera gli scambi respiratori mettendo a rischio i polmoni

Il vaccino contro il Covid in gravidanza sicuro e protegge mamma e feto da eventuali gravi complicazioni in un momento delicato come quello della gestazione. Su questo aspetto trascurato e l’aderenza alla campagna vaccinale da parte delle donne incinte, ha scritto il New York Times parlando di vittime nascoste della pandemia: in Usa, si sottolinea, solo il 70% delle donne ha completato il ciclo di vaccinazione primaria per Covid prima o durante la gravidanza e, dall’inizio di settembre, solo il 15% ha optato per un’iniezione di richiamo.

Efficacia e studi

Questa bassa aderenza da parte di una categoria a rischio di esiti seri quando malata di Covid ha esposto inutilmente le future mamme e i loro bambini a pericoli notevoli.
Uno studio citato dal NYT risalente a giugno 2020 ha mostrato che, tra le donne in gravidanza contagiate da Covid, circa 1 su 3 finita in ospedale (rispetto al 6% delle donne non gravide), il 50% in pi ha rischiato di essere ricoverata in terapia intensiva e il 70% in pi di aver bisogno di un ventilatore.
Secondo uno studio coordinato dai Centers for Disease Control and Prevention americani (CDC) e pubblicato sul New England Journal of Medicine, la vaccinazione delle madri stata efficace al 52% nel prevenire il ricovero di bambini con meno di 6 mesi per Covid e del 70% nell’evitare loro la terapia intensiva.
Il Children’s Hospital di Philadelphia ha calcolato (in una ricerca pubblicata su Jama Network Open) che i bambini nati da madri vaccinate durante la gravidanza hanno fino a 10 volte pi anticorpi di quelli nati da donne guarite dall’infezione Covid durante i nove mesi di attesa.

Sicurezza dei vaccini anti Covid

Questo a fronte della sicurezza dimostrata dai vaccini anti Covid in ogni trimestre di gravidanza, sia per la donna che per il feto.
Dagli studi disponibili e dai dati raccolti dai sistemi di farmacovigilanza non emergono segnali che indichino un’associazione con un aumento dei rischi per lo sviluppo dell’embrione o del feto. In particolare, l’Agenzia europea dei medicinali (EMA) ha reso pubblici i risultati di una revisione degli studi pubblicati (che hanno valutato un totale di 65mila gravidanze), che conferma la sicurezza di impiego dei vaccini a Rna messaggero.

In Usa messaggi contradditori

In Usa la responsabilit dell’esitanza vaccinale imputata all’iniziale esitazione delle raccomandazioni ufficiali, dato che i CDC hanno approvato la vaccinazione per le donne incinte solo a settembre 2021, ma anche ai messaggi contraddittori ricevuti dalle donne in vari ambiti: nell’ottobre 2021, scrive il NYT, la Maven Clinic ha intervistato 500 donne e quasi il 70 percento di queste ha affermato di aver ascoltato almeno una persona suggerire di evitare il vaccino durante la gravidanza. In circa un terzo di questi casi, la fonte era stata un operatore sanitario.

Le raccomandazioni dell’ISS

In Italia le raccomandazioni per le donne in gravidanza e il vaccino Covid sono arrivate presto, anche perch essere incinta considerato un fattore di rischio (si veda la spiegazione di Antonella Viola pi avanti, ndr). L’ultimo aggiornamento da parte dell’Istituto Superiore di Sanit (ISS) datato 7 settembre 2022 e recita: La vaccinazione primaria anti COVID-19 e le dosi di richiamo (terza e quarta dose) con vaccini a mRNA sono raccomandate a tutte le donne in gravidanza in qualsiasi momento della gestazione.
Ci sono dati anche per l’Italia sulla riduzione del rischio con il vaccino: l’International Network of Obstetric Survey Systems (INOSS) ha pubblicato dati di sei Paesi Europei, tra cui il nostro (che partecipa al network come ItOSS), che descrivono come oltre il 90% delle donne in gravidanza e puerperio che hanno sviluppato una malattia grave da Covid non era stato vaccinato. Anche i dati della sorveglianza ItOSS hanno dimostrato una riduzione significativa del rischio di malattia grave tra le vaccinate (tra il primo gennaio e il 31 maggio 2022).

L’adesione in Italia

Rispetto all’adesione italiana non ci sono molti dati specifici, nel contesto di un Paese che ha un’alta aderenza vaccinale, almeno per il ciclo primario (completato dall’84,38% della popolazione).
Uno studio sulla Lombardia dell’Universit Statale di Milano arrivato alla fine del 2021 aveva come dato il 79,9%, ma un’analisi relativa a tutto il Nord Italia (finita nel novembre 2021) abbassa il valore al 49,4%. Infine, un calcolo fatto dall’Universit Vanvitelli fino a maggio 2022 nell’area geografica di Napoli, arriva solo al 21,3%.

Perch le donne incinte rischiano di pi

La vaccinazione, oltre a essere assolutamente consigliata a tutte le donne in gravidanza, lo in particolare ad alcune di esse: a chi ha pi di 30 anni, in stato di sovrappeso od obesit o abbia altre patologie concomitanti. Si visto che le donne in gravidanza sono pi a rischio di sviluppare una malattia severa da Covid per una serie di ragioni — spiega Antonella Viola, immunologa dell’Universit di Padova —: sia perch durante la gravidanza ci sono delle alterazioni metaboliche che possono portare ad esempio al diabete, o a un aumento della pressione arteriosa, tutti i fattori che possono predisporre a una patologia severa; sia perch il ventre ingrossato preme sulla cassa toracica e sui polmoni tanto da produrre un’alterazione dello scambio respiratorio .

Perch i feti e i neonati rischiano di pi

La vaccinazione in gravidanza fondamentale anche per il feto e il bambino una volta nato — aggiunge Viola —. L’infezione da SARS-CoV-2 pu causare profondi danni alla placenta (soprattutto in un’et gestazionale sotto le 30 settimane) e modificare la sua capacit di trasportare ossigeno e nutrimento. Le infezioni nei neonati che hanno meno di sei mesi, poi, possono essere pericolose perch il loro sistema immunitario non ancora maturo. Il vaccino fatto dalla mamma, per, protegge i piccolissimi: si visto chiaramente che gli anticorpi che la mamma sviluppa dopo la vaccinazione anti Covid vengono trasferiti ai feti con un’efficacia che arriva — sui nati — all’80% (quando le mamme vengono vaccinate tra i 14 giorni e le 21 settimane prima del parto).

Consigliato fare i tre vaccini insieme

In Italia siamo anche in un periodo in cui l’influenza stagionale ai massimi storici, le donne in gravidanza dovrebbero vaccinarsi anche contro l’influenza? Possono farlo insieme al vaccino anti Covid? Non c’ nessun problema: si possono fare sia le dosi di richiamo, sia la vaccinazione primaria contestualmente alle vaccinazioni raccomandate che — ricorda Viola — sono l’influenza e la pertosse. Il sistema immunitario assolutamente in grado di gestire questi tre vaccini contemporaneamente: teniamo presente che quando andiamo incontro naturalmente a un’infezione, gli antigeni presenti sui virus o sui batteri sono molti di pi.
fortemente consigliato per le donne incinte fare tutte e tre le vaccinazioni elencate, specialmente ora? Certo, il motivo per cui sono fortemente raccomandate che si visto che queste patologie possono effettivamente causare complicazioni durante la gravidanza e possono mettere a rischio sia la mamma sia il feto. In questo momento c’ una grande circolazione dell’influenza, che anche abbastanza aggressiva, quindi assolutamente, la raccomandazione per tutte le donne in gravidanza di fare tutti i vaccini contemporaneamente, conclude l’immunologa.

14 dicembre 2022 (modifica il 14 dicembre 2022 | 14:47)

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, 2022-12-14 17:32:00, Il New York Times le chiama le «vittime nascoste della pandemia»: il coronavirus modifica la capacità della placenta di trasportare il nutrimento al feto e nelle donne il ventre ingrossato altera gli scambi respiratori mettendo a rischio i polmoni, Silvia Turin

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