La Fondazione Gimbe, che dall’inizio della pandemia, ha monitorato il tasso dei contagi da Covid-19, segnala nell’ultimo aggiornamento dei dati una ripresa della circolazione virale, documentata sia dall’incremento del tasso di positività dei tamponi, sia dalla netta risalita dei nuovi casi che fa già sentire i primi effetti sui ricoveri in area medica.
I dati della Fondazione Gimbe
I dati riportati da Gimbe sono aggiornati al 27 settembre 2022 (monitoraggio epidemia) e al 28 settembre 2022 (vaccini). In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:
- nuovi casi settimanali: da 120.057 a 160.829 (+34%);
- casi attualmente positivi: da 414.067 a 444.389 (+7,3%);
- persone in isolamento domiciliare: da 410.422 a 440.608 (+7,4%);
- decessi: da 334 a 307 (-8,1%), di cui 21 riferiti a periodi precedenti
- ricoverati con sintomi: da 3.495 a 3.653 (+4,5%)
- ricoveri in terapia intensiva: da 150 a 128 (-14,7%)
Insomma, aumentano del 34% i casi di contagio, ma fortunatamente diminuiscono i decessi.
Tuttavia – fa notare la fondazione – accanto alla ripresa delle lezioni scolastiche, alla maggiore frequentazione dei luoghi chiusi e all’elevata percentuale di reinfezioni, l’imminente decadenza dell’obbligo di mascherina sui mezzi pubblici contribuirà ad un ulteriore aumento della circolazione virale.
Cosa fare? La fondazione Gimbe dà un suggerimento al nuovo Governo
In questa fase di transizione istituzionale – leggiamo nel comunicato della Fondazione GIMBE – da un lato condividiamo i princìpi per contrastare la pandemia di COVID-19 espressi dalla coalizione di centro-destra uscita vincitrice dalle urne “attraverso la promozione di comportamenti virtuosi e adeguamenti strutturali – come la ventilazione meccanica controllata e il potenziamento dei trasporti – senza compressione delle libertà individuali”. Dall’altro – precisano gli analisti Gimbe – con l’aumento della circolazione virale, GIMBE riteniamo indispensabile che il nuovo Esecutivo ribadisca in maniera netta le raccomandazioni fondamentali, già fornite da OMS Europa:
- effettuare con priorità massima il secondo richiamo ad anziani e fragili, visto che l’efficacia vaccinale nei confronti della malattia grave inizia a declinare dopo 120 giorni;
- completare il ciclo vaccinale con la terza dose alla popolazione generale;
- infine, utilizzare responsabilmente la mascherina nei luoghi al chiuso affollati e/o poco aerati.
L’ultima raccomandazione sembra adattarsi perfettamente alla situazione scolastica.
Campagna vaccinale
Quanto alla campagna vaccinale, ricordiamo che, a fronte di una Circolare del Ministero della Salute del 7 settembre 2022 che predispone per la quarta dose una platea di oltre 19,1 milioni di persone candidate a riceverla (di cui 13.060.462 over 60; 3.990.080 fragili e immunocompromessi; 1.748.256 personale sanitario e 320.974 ospiti delle RSA), la fondazione Gimbe sottolinea che, dopo il picco di luglio, le quarte dosi sono crollate, attestandosi al 17%, con nette differenze regionali: dal 7,7% della Sicilia al 28,3% dell’Emilia Romagna.
Le persone non vaccinate
Moltissimi i non vaccinati, soprattutto nel mondo della scuola, naturalmente, per ovvie ragioni anagrafiche. Secondo la fondazione di Cartabellotta sono 6,81 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino, di cui:
- 5,77 milioni attualmente vaccinabili, pari al 10% della platea (dal 7,4% del Lazio al 13,7% della Valle D’Aosta);
- 1,05 milioni temporaneamente protette in quanto guarite da COVID-19 da meno di 180 giorni, pari all’1,8% della platea (dall’1,2% della Valle D’Aosta al 2,7% delle Marche).
, 2022-09-29 14:42:00, La Fondazione Gimbe, che dall’inizio della pandemia, ha monitorato il tasso dei contagi da Covid-19, segnala nell’ultimo aggiornamento dei dati una ripresa della circolazione virale, documentata sia dall’incremento del tasso di positività dei tamponi, sia dalla netta risalita dei nuovi casi che fa già sentire i primi effetti sui ricoveri in area medica. I dati […]
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