Covid, sui tamponi lUe prende tempo: Serve una decisione comune

Covid, sui tamponi lUe prende tempo: Serve una decisione comune

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di Irene Soave

Secondo Bruxelles i cittadini dell’Unione sono protetti dai vaccini e i test non sono giustificati

I tamponi in aeroporto sui passeggeri in arrivo dalla Cina sono non giustificati: il boom cinese di nuovi casi di Covid non dovrebbe avere alcun impatto sull’Europa. Le varianti di Covid-19 sequenziate in Cina circolano gi nell’Unione, inoltre, e i cittadini dei 27 Paesi membri hanno un alto tasso di vaccinazione e immunizzazione.

Cos, ieri, si pronunciata in un comunicato l’Agenzia europea di sorveglianza delle malattie infettive (Ecdc), dopo che l’Italia ha introdotto l’obbligo di tampone per i passeggeri provenienti da Pechino e Shanghai (46% di positivi solo a Malpensa) e chiesto iniziative congiunte in questo senso. La Commissione Ue ha convocato ieri in emergenza il Comitato per la sicurezza sanitaria per valutare una decisione coordinata: in questa sede i 27 hanno concordato di mantenere una sorveglianza attiva e di proseguire i contatti per vagliare iniziative unitarie. Ma per ora non stato disposto nulla.

Anche il presidente francese Emmanuel Macron, comunque, ha chiesto ieri mattina al suo governo di prendere misure adeguate per contrastare il diffondersi del Covid-19 tra i passeggeri in arrivo dalla Cina; nel pomeriggio, il governo ha messo in allerta compagnie aeree e aeroporti perch preparino un sistema di controllo, in vista di possibili decisioni Ue. Oltre che in Italia, lo screening all’arrivo attivo gi in vari Paesi. Chiedono il tampone India, Giappone, Taiwan e da ieri gli Stati Uniti. Il governo del Regno Unito ha fatto sapere che per ora non ci sono piani per reintrodurre test o requisiti aggiuntivi; portavoce dell’Oms invitano a non discriminare alcuna popolazione o gruppo, ma trattare tutti con rispetto.

La Cina ha da poco cancellato le misure anti-Covid anche in seguito a intense (e irrituali) proteste dei cittadini. La circolazione delle persone nelle citt ripresa a dicembre, e cos quella del virus: stime non ufficiali mettono in conto un milione di morti nei prossimi mesi. Il governo molto pi vago: anche grazie a un cambio nel modo di conteggiare i morti da Covid, e alla fine del tracciamento; ieri in tutta la Cina sono stati registrati solo cinquemila casi, e zero decessi. Cifre che non sembrano affidabili se confrontate coi resoconti della stampa internazionale, che riferisce di terapie intensive al collasso, crematori esauriti e proiezioni con il 60% dei cinesi contagiato entro poche settimane. Reuters e Bloomberg hanno mostrato foto di lunghe code di auto nere e bare, e in tutta risposta le autorit hanno fatto piantonare quelle stesse strade, il giorno seguente, dalla polizia.

Il ministero degli Esteri cinese, ieri, ha commentato cos l’introduzione dei tamponi in alcuni Paesi, pur senza nominarli: misure prese in modo manipolato e male informato. Ma le misure, pur decise alla spicciolata da alcuni Paesi soltanto, sembrano riflettere una preoccupazione globale anche circa la trasparenza e la tempestivit delle comunicazioni di Pechino.

29 dicembre 2022 (modifica il 29 dicembre 2022 | 22:15)

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