di Cristina Marrone
I centri per il controllo delle malattie statunitensi segnalano un aumento rapidissimo dell’incidenza della variante XBB 1.5 del Sars-CoV-2. Secondo gli esperti, da mesi non se ne vedeva una crescere a questa velocit
Continua a salire negli Usa l’incidenza della nuova variante del Covid XBB 1.5, una sottovariante Omicron nata dal XXB — chiamata anche Gryphon.
Gli esperti dei Centers for disease control (Cdc) stimano sia passata nell’ultimo mese dal 4% al 41% dei contagi; nel Nord est del Paese rappresenta ormai il 75% dei casi.
Da alcuni mesi non vediamo una variante decollare a quella velocit, ha affermato alla Cnn Pavitra Roychoudhury, direttrice del sequenziamento del Covid-19 presso il laboratorio di virologia della University of Washington School of Medicine. La sottovariante XBB gi presente in Italia con 36 sequenze mentre XBB.1.5 conta appena due sequenze secondo l’ultimo report Iss.
Una nuova ondata negli Stati Uniti
Questa variante, secondo virologi ed epidemiologi, potrebbe causare una nuova ondata di Covid negli Usa. La sua diffusione sta letteralmente galoppando. A inizio novembre 2022 la presenza di XXB.1.5 era ancora minima, ma in poche settimane si registrata la crescita in assoluto pi rapida di una sottovariante dai tempi di Omicron 1. XBB.1.5 infatti aumentata a New York del 140% nell’ultimo mese e ha fatto segnare un tasso di ricoveri ospedalieri da Covid superiore rispetto a quello dell’ondata dell’estate 2021. Di tutte le varianti nel mix attuale, XBB.1.5 ha il maggior vantaggio di crescita rispetto alla conosciuta Omicron 5, ed in generale la pi veloce di qualsiasi delle varianti dalla prima ondata di Omicron, spiega Eric Topol, direttore dello Scripps Research Translational Institute della California.
La mutazione F486P
Come indicato qui da Silvia Turin, Gryphon – XXB.1.5 contiene una mutazione chiamata F486P, che preoccupa gli scienziati non solo per la sua maggiore contagiosit (che consente di legarsi pi saldamente all’ACE2, la porta di ingresso che il virus utilizza per entrare nelle nostre cellule) ma anche per una maggiore capacit di eludere gli anticorpi neutralizzanti indotti dai vaccini o da precedenti infezioni. La mutazione F486 – spiega ancora Topol – stata identificata mesi fa e gi indicata ad agosto come quella che sarebbe stata legata a una fuga immunitaria.
Dove nata XBB.1.5
Secondo gli esperti XBB.1.5 sembra essere nata negli Stati Uniti. In base al data base GISAID la nuova variante stata rilevata per la prima volta a New York e nel Connecticut alla fine di ottobre. Trevor Bedford, professore di biologia computazionale presso il Fred Hutchinson Cancer Center di Seattle, ha dichiarato alla CNN che XBB.1.5 ha un tasso di crescita simile a quella della sua lontana cugina BA.5. A ottobre l’Organizzazione mondiale della Sanit ha definito la sottovariante Gryphon come la pi immunoevasiva identificata dall’inizio della pandemia
I sintomi
La variante non sembra per ora mostrare sintomi diversi da quelli conosciuti o una maggiore aggressivit. Si parla di forte mal di gola, tosse, stanchezza, dolori articolari e muscolari diffusi con maggiore coinvolgimento delle alte vie aeree. Dal momento che la sottovariante sembra essere molto abile nell’eludere la protezione immunitaria indotta dai vaccini le persone pi a rischio sono le persone fragili e gli anziani che in genere subiscono un decadimento maggiore della protezione anticorpale.
I test in laboratorio
David Ho, professore di Microbiologia e Immunologia alla Columbia University citato dalla CNN ha recentemente testato in laboratorio gli anticorpi del sangue di persone vaccinate, infettate, vaccinate e infettate e ha scoperto che tra le sottovarianti XBB.1 (altra figlia di XBB) aveva 63 volte meno probabilit di essere neutralizzata dagli anticorpi nel sangue di persone infette e vaccinate rispetto a BA.2 e 49 volte meno probabilit di essere neutralizzato rispetto a BA.4 e BA.5. Il dottor Ho definisce in una pubblicazione su Cell questi livelli di evasione immunitaria allarmanti, spiegando che in termini di evasione anticorpale XBB.1.5 come XBB.1.
Come funzionano i vaccini
La buona notizia che uno studio della Emory University, della Stanford University e del NIAID pubblicato il 21 dicembre sul New England Journal of Medicine mostra che i vaccini bivalenti a Rna (in uso anche in Italia come richiami vaccinali) migliorano la neutralizzazione contro le sotto varianti Omicron tra cui anche BA.2.75.2, BQ.1.1 e XBB. Per questo le persone pi fragili dovrebbero proteggersi con un ulteriore richiamo di vaccino anti Covid aggiornato
4 gennaio 2023 (modifica il 4 gennaio 2023 | 13:25)
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