Covid, vaccini e booster (ma anche infezione)  riducono il rischio di trasmettere Omicron

Covid, vaccini e booster (ma anche infezione) riducono il rischio di trasmettere Omicron

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di Redazione Salute

La probabilit di trasmissione diminuita dell’11% per ogni dose aggiuntiva. Con l’immunit ibrida le possibilit di trasmettere il Covid sono del 40% in meno

Chi ha fatto il vaccino contro il Covid o un richiamo recente ha un rischio inferiore di trasmettere la variante Omicron rispetto a chi non vaccinato, sebbene i casi di infezione post vaccino siano comunque elevati.

Secondo i ricercatori di San Francisco, che hanno pubblicato il loro lavoro sulla rivista Nature, la vaccinazione e i booster, soprattutto se recenti, hanno contribuito a limitare la diffusione del Covid-19 nelle carceri della California durante la prima ondata Omicron.

Lo studio dimostra i benefici della vaccinazione e dei richiami anche in contesti di promiscuit ( stata esaminata la trasmissione tra persone che vivono nella stessa cella) per ridurre la trasmissione di Sars-CoV-2. La ricerca ha valutato anche gli effetti cumulativi del booster e la protezione aggiuntiva del vaccino in chi gi si era contagiato in precedenza.Lo studio conclude che la probabilit di trasmissione diminuita dell’11% per ogni dose aggiuntiva. Molti benefici dei vaccini nel ridurre l’infettivit sono stati evidenti in persone che hanno fatto un richiamo del vaccino o che si sono vaccinate di recente e i nostri risultati sono particolarmente rilevanti per migliorare la salute della popolazione carceraria ha dichiarato Nathan Lo, ricercatore presso la Divisione di HIV, malattie infettive e medicina globale all’UCSF e autore senior dello studio.

I ricercatori hanno analizzato i dati raccolti dal California Department of Corrections and Rehabilitation (CDCR) che includevano i risultati dei test COVID-19, lo stato del vaccino e l’ubicazione degli alloggi per 111.687 residenti, il 97% dei quali erano maschi, tra il 15 dicembre 2021 e il 20 maggio 2022. Le infezioni post vaccino sono risultate comuni nonostante l’alto tasso di vaccinazione dei residenti (81%). Tuttavia il tasso di malattia grave risultato molto basso. In poco pi di cinque mesi ci sono state 22.334 infezioni confermate da SARS-CoV-2 Omicron, 31 ricoveri e nessun decesso per COVID-19.

emerso che i residenti vaccinati che si sono poi contagiati avevano una probabilit significativamente inferiore di trasmettere la malattia: 28% contro il 36% di coloro che non erano vaccinati. La probabilit di trasmissione per aumentata del 6% ogni cinque settimane trascorse dall’ultima vaccinazione. Anche l’immunit naturale da una precedente infezione aveva un effetto protettivo e il rischio di trasmettere il virus era del 23% per chi aveva una reinfezione rispetto al 33% per chi non era mai stato infettato. Coloro che avevano un’immunit ibrida, cio sia dall’infezione che dalla vaccinazione, avevano il 40% in meno di probabilit di trasmettere il virus: la met di quella protezione proveniva dall’immunit che si acquisisce combattendo un’infezione e l’altra met dalla vaccinazione. Nonostante il tasso di vaccinazione relativamente alto il virus ha continuato a diffondersi tanto che gli autori invitano a potenziare la campagna di richiami

3 gennaio 2023 (modifica il 3 gennaio 2023 | 13:15)

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