di Monica Scozzafava
Quinta vittoria di fila per gli azzurri, che vanno avanti nel primo tempo, si fanno raggiungere e poi passano con il gol del Cholito. Sono al primo posto in solitaria a +2 sull’Atalanta
La Cremonese raccoglie (come spesso è accaduto finora) i complimenti senza prender punti; ad Alvini — che ha reso la vita difficile anche all’Atalanta e alla Roma — il merito di aver tenuto sulla corda fino a una manciata di minuti dal termine la capolista della serie A. Il Napoli sblocca la sfida con un calcio di rigore — per la cronaca è il sesto a favore in questa stagione — che si procura Kvaratskhelia e realizza Politano; Raspadori fa da ponte tra centrocampo e attacco, spreca però almeno due occasioni per capitalizzare il vantaggio. Il pareggio (Dessers) arriva a inizio ripresa, ed è lì che comincia il patimento della squadra di Spalletti. I grigiorossi raddoppiano la pressione (uomo su uomo), inducono il Napoli a sbagliare gli appoggi, si chiudono e ripartono. E davanti trovano praterie. Lobotka è ovunque a mettere toppe, poco assistito stavolta da Anguissa (stanco, le ha giocate tutte) e da Ndombelè che negli spazi stretti e sotto marcatura è in difficoltà. Spalletti resiste prima dei cambi ma quando intuisce che la partita richiede benzina, benzina di qualità, per ritrovare anche la profondità del campo, richiama dalla panchina l’uomo «di fiducia».
Eccolo, il Cholito, insospettabile bomber (ne ha fatti quattro sempre a gara in corso). Dentro anche Lozano, Zielinski e Olivera: sono le risorse infinite a sparigliare i giochi: Simeone apre la goleada con una schiacciata di testa su assist di Mario Rui: è la prima palla che gioca; Lozano si accentra dalle sue parti e accompagna Kvaratskhelia che gli fornisce poi con generosità una palla che va soltanto appoggiata in rete. Olivera va oltre e a tempo ormai scaduto cala il poker. Spalletti può finalmente liberare ansia e preoccupazione, si guarda attorno e riconosce che la sua nuova creatura (considerata fragile a inizio stagione con gli addii dei big) è diventata grande, ha saputo portare a casa la partita imperfetta. «Sì questa è maturità — ammette l’allenatore dei partenopei —. Nel secondo tempo abbiamo sofferto contro una squadra che mi aspettavo facesse così bene, ma non abbiamo mai perso la lucidità e siamo stati premiati». Primato solitario e due numeri che spiegano: 35 gol con 14 marcatori diversi. La completezza è un valore. Come la qualità.
9 ottobre 2022 (modifica il 9 ottobre 2022 | 22:35)
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, 2022-10-09 20:35:00, Quinta vittoria di fila per gli azzurri, che vanno avanti nel primo tempo, si fanno raggiungere e poi passano con il gol del Cholito. Sono al primo posto in solitaria a +2 sull’Atalanta, Monica Scozzafava