Sulla questione delle gabbie salariali per il personale scolastico interviene a La Repubblica lo psichiatra Paolo Crepet.
Per Crepet l’avvento dei fondi privati a scuola non sono uno scandalo: “Lo sostengo da una vita”, afferma. Poi aggiunge: “Ricordo una scuola elementare di tanti anni fa che non riusciva a realizzare un programma di danza. Arrivò un’azienda privata che permise alla scuola di organizzarlo. Non c’è stato niente scandaloso. Quando la scuola è buona, attrae”.
Sugli stipendi degli insegnanti: “Io penso che un docente bravo deve guadagnare di più e questo va valutato. C’è un problema antico, già ai tempi di Berlinguer, i sindacati erano contrari. Il merito come si fa valutare? I ragazzi sanno perfettamente chi hanno davanti”.
Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, mercoledì scorso, in un webinar organizzato dal gruppo Gedi, aveva detto: “La scuola pubblica ha bisogno di nuove forme di finanziamento anche per coprire gli stipendi dei professori che potrebbero subire una differenziazione regionale e per trovarle, si potrebbe aprire ai finanziamenti privati”