Crepet: I giovani sono ansiosi? No, non vogliono impegnarsi. Se mia figlia 13enne esce vestita come se ne avesse 26, sono io che non la sto educando

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In un mondo sempre più interconnesso, lo psichiatra e scrittore Paolo Crepet, in un’intervista a La Verità, lancia un appello critico verso la direzione che sta prendendo la società moderna, sottolineando l’importanza di riscoprire un dialogo autentico tra generazioni e di riflettere sull’impatto della tecnologia nella vita quotidiana.

Crepet confronta gli smartphone con gli elettrodomestici, sottolineando come questi dispositivi siano utili, ma possono diventare problemi se usati in modo improprio. Lo psichiatra esorta a non dare troppa importanza a questi “elettrodomestici moderni”, ribadendo che l’educazione deve giocare un ruolo centrale nel modellare l’approccio delle giovani generazioni verso la tecnologia.

Attraverso il suo ultimo libro “Prendetevi la luna”, Crepet invita i giovani a guardare oltre la superficialità della vita digitale, ed esplorare il mondo reale. Sottolinea come la condivisione su piattaforme digitali non dovrebbe sostituire il dialogo reale e il confronto di idee, soprattutto tra generazioni diverse.

Crepet rileva una preoccupazione crescente riguardo l’ansia degli studenti nelle scuole, ma ritiene che si dovrebbe parlare anche dell’ansia che affligge insegnanti e genitori. Mette in luce come la pressione per il merito nelle università sia diventata un argomento di discussione, invitando a riflettere su come questo impatti l’ambiente educativo.

Analizzando il fenomeno della dipendenza dalla rete e dai social media, Crepet si rifà ad Adolf Huxley e alla sua visione di una prigione dorata, dove i prigionieri amano la loro schiavitù. Esplora come la gratificazione istantanea offerta dalla rete possa erodere l’impegno e la concentrazione nello studio e nella vita reale.

Dall’altro canto, Crepet tocca il delicato tema della ludopatia tra calciatori professionisti, mettendo in evidenza l’insicurezza e la ricerca di adrenalina che spesso si nasconde dietro le quinte del successo e della fama.

Infine, Crepet invita a riflettere sulla ricerca di senso in una società sempre più digitalizzata, sottolineando come la tecnologia possa talvolta distogliere dal confronto con le domande fondamentali della vita.

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