Crepet: Mamme e papà sempre incollati al cellulare, peggio dei figli. Intelligenza artificiale? Terrificante

Crepet: Mamme e papà sempre incollati al cellulare, peggio dei figli. Intelligenza artificiale? Terrificante

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Nell’era digitale, la percezione della bellezza è in continuo mutamento, spesso guidata dai social media e dalle tecnologie emergenti. La piattaforma Instagram, con i suoi filtri fotografici, ne è un esempio emblematico. Ma quali sono le implicazioni di questa trasformazione digitale sulla società e sull’individuo?

A Mowmag interviene lo psichiatra Paolo Crepet. L’uso diffuso dei filtri su Instagram ha creato un’omogeneizzazione dell’estetica, neutralizzando la diversità individuale. La costante ricerca della perfezione digitale può portare a una difficoltà nell’apparire autentici, minando la libertà di espressione e l’accettazione di sé, spiega.

La definizione contemporanea di bellezza, per Crepet, è spesso legata a un’identità di genere prestabilita, alimentata dalla cultura di mercato. Una volta era la Venere di Botticelli a rappresentare l’ideale di bellezza, ora invece, ci troviamo di fronte a standard imposti da influencer e youtuber, che convergono su una precisa idea di marketing.

Il fenomeno dei genitori influencer solleva interrogativi importanti. La loro continua esposizione digitale, spesso accompagnata dall’uso di intelligenza artificiale per modificare le immagini, può trasmettere un’immagine distorta della realtà, non solo ai loro seguaci, ma anche ai loro figli.

L’avvento dell’Intelligenza Artificiale ha portato alla creazione di immagini altamente modificate, che possono alterare la nostra percezione della realtà. Modificare un’opera d’arte o una notizia può portare a una diffusa sfiducia, rendendo tutto potenzialmente falso e alimentando il dubbio su ciò che vediamo e ascoltiamo.

Secondo Crepet, nel 2023 la bellezza estetica risiede in ciò che è inaspettato, in ciò che sfida gli standard imposti dalle tecnologie. La bellezza autentica si manifesta attraverso la libertà d’espressione, celebrando la diversità e l’unicità individuale, in netto contrasto con l’omogeneizzazione digitale che ci circonda.

L’evoluzione della bellezza nell’era digitale pone domande essenziali sulla natura dell’autenticità e sul valore della diversità umana, invitandoci a riflettere su come le tecnologie e i social media stiano rimodellando non solo la nostra percezione estetica, ma anche la nostra identità e il nostro posto nel mondo.

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