Moneta unica europea
di Valentina Iorio e Claudio Del Frate 01 gen 2023
Da oggi, 1 gennaio, la Croazia entrata a far parte dell’Eurozona, adottando ufficialmente l’euro, e dell’area Schengen, lo spazio di libera circolazione europea. Il momento storico stato celebrato ai due principali valichi di confine, con la Slovenia e con l’Ungheria, e a un bancomat nel centro della capitale Zagabria. La banca centrale europea ha fornito nei mesi scorsi 63 milioni di banconote e 286 milioni di monete alle poste e alle banche croate. Per i pagamenti in contanti il periodo di transizione durer fino al 14 gennaio 2023. Il tasso di conversione stato fissato a 7,53450 kune croate per 1 euro. La Croazia, entrata nell’Unione europea nel 2013, il ventesimo Paese ad adottare l’euro dall’introduzione della moneta unica e il 27esimo a entrare a far parte dell’area Schengen.
Le reazioni di Lagarde e Von der Leyen
La Croazia ha ottenuto un successo eccezionale e questa una grande notizia, ha dichiarato la presidente della Bce, Christine Lagarde, commentando cos l’ingresso di Zagabria nell’Eurozona e nell’area Schengen. Riuscire a fare tutto questo, coprendo tutte le aree in un periodo di dieci anni tra l’adesione all’Unione europea e l’ingresso nell’area dell’euro un successo incredibile, ha aggiunto. Per marcare l’ingresso della Croazia nell’area Schengen e nell’Eurozona la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a mezzogiorno del primo dell’anno arrivata al confine sloveno-croato, al valico di Bregana, sull’autostrada Lubiana-Zagabria, dove a partire da mezzanotte sono stati aboliti tutti i controlli.
Gli auguri di Mattarella
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si congratulato con Zagabria per questo successo. Oggi la Croazia entra nello spazio Schengen e nell’Eurozona. Un risultato importante per il progetto europeo e per il popolo croato, a cui faccio i miei migliori auguri. Spero che presto altri Paesi raggiungano lo stesso obiettivo, a beneficio di tutta l’Ue, si legge nel messaggio pubblicato sull’account Twitter del Quirinale.
Fine delle code in frontiera
Con la cadute dei due muri di fatto si allargano i confini dell’Unione Europea con alcuni effetti pratici non trascurabili. Innanzitutto vengono eliminati tutti i controlli di frontiera per chi va in vacanza in Croazia: fine dunque delle lunghe code a Trieste o alla frontiera slovena; da verificare invece l’impatto che l’ingresso di Zagabria nell’area euro avr sui prezzi:ma in moltissime localit turistiche del Paese ex Jugoslavia di fatto il biglietto di Francoforte era gi accettato senza problemi.
La prima linea dei migranti
L’altro impatto ben visibile potrebbe riguardare la questione dei migranti. Fino a ieri il confine fisico dell’Unione Europea sul versante balcanico correva tra Slovenia, Italia e Austria. Questo faceva, ad esempio, di Trieste una prima linea della rotta migratoria balcanica. Con l’inclusione della Croazia nell’area di libera circolazione questo fronte si sposta pi a sud e toccher all’e autorit di Zagabria fronteggiare il flusso degli ingressi.
L’Istria torna unita (dopo il 1945)
La cancellazione delle barriere tra Croazia e resto della Ue ha infine un risvolto storico: per la prima volta dal termine della Seconda Guerra Mondiale spariscono tutti i confini tra Venezia Giulia e Istria, terra simbolo delle ferite del conflitto. Dopo il ‘45 questo territorio era stato diviso tra Italia e Jugoslavia, successivamente tra Italia, Slovenia e Croazia. Ora tutti gli abitanti dell’area diventano a pieno diritto cittadini europei e godono tutti di uguali diritti.
Iscriviti alle newsletter di L’Economia
Whatever it Takes di Federico Fubini
Le sfide per l’economia e i mercati in un mondo instabile
Europe Matters di James Fontanella-Khan e Carlo Invernizzi Accetti
L’Europa e L’Italia viste dall’America
E non dimenticare le newsletter
L’Economia Opinioni e L’Economia Ore 18
© RIPRODUZIONE RISERVATA